Terni, presunte irregolarità negli appalti dell’azienda ospedaliera. La direzione: “Noi trasparenti”

TERNI – E’ un caso l’anomalia in alcuni appalti all’Azienda ospedaliera di Terni, segnalata dal Collegio sindacale, ascoltato in audizione dal Comitato regionale per il controllo e la valutazione. La Lega va all’attacco e chiede di “fare chiarezza sulle presunte anomalie”

Secondo i consiglieri regionali Fiorini e Mancini il rappresentante del Collegio Sindacale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, nel corso dell’audizione, avrebbe parlato di “presunte irregolarità nelle delibere (780/2016 – 885/2016 – 432/2017) contenenti un artificioso frazionamento di appalti
relativi alla formazione professionale, sostenendo che non sono stati forniti i chiarimenti idonei da parte del direttore amministrativo”.

“Avevo già sollevato – spiega il capogruppo Fiorini – il caso relativo all’affidamento diretto per la fornitura di materiali e sevizi per il quale ora quattro persone sarebbero indagate. Confidiamo nella volontà degli organi preposti nel voler approfondire anche questo nuovo capitolo”.

“È necessario – conclude Fiorini – far luce sulla totale gestione dell’ospedale ternano in relazione ad appalti e affidamenti diretti. Invitiamo l’assessore regionale Barberini, che fino a questo momento ha
brillato per l’assenza in tutte le vicende giudiziarie che coinvolgono la sanità umbra, a procedere all’azzeramento degli incarichi sugli appalti e alla rotazione dei dirigenti, al fine di garantire il massimo della trasparenza e legalità fino a conclusione della vicenda”.

La direzione dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, rispondendo alle accuse, precisa “che l’attività amministrativa dell’azienda è trasparente e continuamente verificata dagli organi di controllo, nel pieno rispetto della normativa vigente.  Nell’ambito di tale attività il Collegio Sindacale, che esamina oltre 1200 provvedimenti ogni anno, ha segnalato la non conformità dell’assegnazione di attività di formazione del personale, peraltro di modesta entità economica, ipotizzando un frazionamento dell’assegnazione”.

 “La direzione aziendale – prosegue la nota diffusa – convinta della coerenza e della regolarità del proprio operato, è come al solito disponibile ad ogni chiarimentoconvinta che l’ordinamento preveda tutte le garanzie per un corretto, trasparente ed efficiente funzionamento, senza sconfinamenti tra i vari ambiti di competenza e giurisdizione”.

 “Anche in merito a questa vicenda – precisa il direttore generale Maurizio Dal Maso –  sono stati forniti in tempi e contesti diversi, ai soggetti che ne hanno fatto richiesta, gli opportuni chiarimenti e nulla è stato eccepito nei confronti dell’Azienda, la quale  – aggiunge il Dg –    ha sempre lavorato cercando efficacia ed efficienza gestionale a tutela dei pazienti, come dimostrano gli importanti risultati assistenziali raggiunti in questi due anni, e su questa strada continuerà a lavorare, augurandosi di non dover subire attacchi strumentali di natura politica che nulla hanno a che vedere col miglioramento delle cure e dell’assistenza ai cittadini”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.