Umbria retrocessa in Europa: la regione perde terreno, pronti più Fondi europei

PERUGIA – Il bilancio dell’Unione Europea porta una cattiva notizia per l’Umbria. Una cattiva notizia che, a seconda dei punti di vista, potrebbe essere anche buona. Stando alle anticipazioni del Sole24ore infatti l’Umbria passa dal club delle regioni più ricche a quello delle regioni “in transizione”. Insieme a lei anche le Marche e l’Abruzzo. Una bella botta, che certifica una sorta di retrocessione e che, di conseguenza porterà più fondi europei stanziati per rimetterli in favore della media europea delle regioni. Un calo certificato dagli indicatori e motivato, per esempio nelle Marche, con la vicenda Merloni, che ha avuto un riflesso simile anche da noi.

Cali anche per Sardegna e Molise, da “regioni in transizione” a “meno sviluppate”, dove per l’Italia ci sono già Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia.

 In arrivo per queste regioni ora più risorse, anche se non c’è un’idea chiara del quantum. L’esempio è quello della Basilicata che, nel settennato 2014 – 2020 ha ricevuto 1,8 miliardi di euro perché retrocessa a regione “in transizione”, ben più di quanto elargito nel periodo di riferimento precedente.

Ma di situazioni come quella italiana ce ne sono parecchie. Le mappe dello Eurostat regional yearbook 2018 appena pubblicato, danno una rappresentazione eloquente della situazione. Crisi di questo tipo se ne verificano in Francia, peggiora la Spagna, la Grecia e la Finlandia. Una situazione a cui si farà fronte proprio con questo incremento di fondi.

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