Foligno, Primi d’Italia, conto alla rovescia: arrivano chef stellati e vip, attese migliaia di persone

FOLIGNO – A Foligno è iniziato il conto alla rovescia per l’edizione numero diciotto dei Primi d’Italia, il festival nazionale dei primi piatti in programma dal 29 settembre al 2 ottobre. Un gustoso viaggio nell’alta qualità made-in-Italy, tutta da assaporare in sfiziose ricette tra i vicoli e le piazze del centro storico della città, che si prepara ad accogliere migliaia di visitatori, da tutto il Paese, per un evento sempre atteso e apprezzato in grado di promuovere l’immagine di Foligno e dell’Umbria e di dare una grossa mano all’economia del territorio.
Dal lontano autunno del 1999, la kermesse ne ha fatta di strada, sempre accompagnato da straordinari chef e personaggi che hanno fatto la sua storia. Un’esperienza completa, con attività per tutti i gusti ed età, innumerevoli tentazioni e sessioni di intrattenimento per bambini, famiglie e coppie, laboratori e lezioni di alta cucina, sketch comici, live music, mostre-mercato e molto altro ancora.
La diciottesima edizione dei Primi si annuncia stellare e mette sul piatto un tripudio di qualità e prelibatezze, un parterre di chef stellati del calibro di Gianfranco Vissani, Mauro Uliassi, Emanuele Mazzella e Riccardo Agostini tra i tanti, che proporranno piatti dal sapore siderale, frutto della loro sconfinata fantasia ed esperienza. Questa sarà anche l’edizione delle stelle e non solo ai fornelli, con tanti vip presenti tra cui la foodblogger Sonia Peronaci, l’intramontabile Anna Moroni, la figlia d’arte Liliana de Curtis, la frizzante Mara Venier e poi Cinzia Leone, Antonella Elia, Teo Teocoli, Vittorio Sgarbi, Fabio Grosso e molti altri ancora.
Delizie e stelle, dunque, i protagonisti della kermesse 2016, con il circuito de I Villaggi del gusto (proposte a 3,00€ e 8,00€), gli show cooking gratuiti e le imperdibili performance sul palco e il format A tavola con le Stelle, un gradito ritorno in questa special edition 2016, per sedersi a tavola con un firmamento di produzioni d’eccezione e le Stelle Michelin dello Stivale. Gusto per il palato, eventi per la mente, attività a tutto tondo per celebrare l’alta qualità italiana. Imperdibili, infine, le degustazioni guidate delle Food Experience, un connubio ben riuscito di proposte innovative e piatti radicati nella tradizione, dove le eccellenze alimentari diventano prelibate degustazioni tematiche.
Ma I Primi d’Italia non sono solo food, ma “piacere” a 360° tra I Primi d’Italia Junior, lo spazio formato bimbo per impastare tagliatelle, gnocchi e pasta colorata imparando i principi della sana alimentazione, la “Mezza maratona dei Primi” per mantenersi in forma, le presentazione di letteratura enogastronomica “Libri di Gusto” e gli spettacoli gratuiti de I Primi d’Italia show. Novità 2016, “Foligno città da scoprire: antica e contemporanea”, un circuito tra musei ed oratori per conoscere la Foligno di ieri e di oggi; visitabili con agevolazione il percorso antico: Palazzo Trinci, l’Oratorio della Nunziatella, l’Oratorio della Misericordia, l’Oratorio del Crocifisso e la Chiesa di Santa Margherita e quello contemporaneo con il Ciac e la Calamita Cosmica.
“Nel frenetico mondo degli eventi, ogni edizione rappresenta un traguardo importante – commenta Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio che organzza l’evento in collaborazione con il Comune di Foligno – ma diciotto anni non capitano tutti i giorni e per una kermesse di tiratura nazionale, significano l’essere riusciti ad imporsi e confermarsi tra i grandi eventi annuali. Sapersi rinnovare, tenere il passo con i trend, le novità e i gusti del pubblico non è mai facile, ma è un obbiettivo che riusciamo a centrare tutte le volte con i nostri I Primi d’Italia. Una gratificazione, un’occasione di convivialità, centro propulsore di cultura e goliardia dell’alta cucina su scala nazionale. I Primi d’Italia è tutto questo e molto altro, un festival che da sempre si pone la mission di avvicinare il grande pubblico alla cucina d’autore, alle produzioni d’eccellenza ed alla cultura enogastronomica italiana, valorizzando i primi piatti come simbolo di italianità e aprendo le porte a riflessioni di carattere culturale, economico, sociale, educativo e medico”.

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