Il Festival del Medioevo a Gubbio commemora la città

GUBBIO – La terza edizione del Festival del Medioevo sta per aprire i battenti nella città di Gubbio. Dal 27 settembre al 1 ottobre il periodo storico che segna la fine dell’antichità e l’inizio della modernità verrà messo sotto la lente di ingrandimento da esperti sia a livello nazionale che internazionale tra storici, saggisti, scrittori, registi, architetti e giornalisti, che analizzeranno questa fase storica sotto molteplici punti di vista, da quello sociale a quello economico, da quello politico a quello culturale. Un appuntamento culturale, con un format unico in Italia, capace di unire aspetti culturali a quelli più popolari. Un incontro aperto a ingresso libero, che unisce il mondo accademico agli appassionati in cinque giorni densi di appuntamenti culturali, mostre, mercati, esibizioni e spettacoli.  Guardare al passato per saper interpretare il presente, ispirarsi ai tempi che furono per capire meglio la contemporaneità. Perché se vale il detto che la storia si ripete, allora vale la pena di conoscerla a fondo, andando a scoprire aneddoti e fatti che spesso rappresentano una chiave di lettura anche per accadimenti odierni. Federico Fioravanti, ideatore del Festival è convinto che si tratta “non di una rievocazione nostalgica del passato, ma un modo diverso per parlare della contemporaneità. Per capire chi siamo partendo da chi eravamo”.  Il tema della città quest’anno verrà messa al centro dell’attenzione, essendo l’argomento cardine dell’edizione 2017. “Uno stato d’animo”, così definiva la città Roberto Sabatino Lopez, sottolinea lo storico Alberto Grohmann che ha illustrato l’argomento con cui mercoledì prossimo alle 11 inaugurerà la manifestazione. Tra le numerose iniziative in programma spiccano gli approfondimenti tematici sul riuso urbano dei centri storici (Leopoldo Freyrie e Sergio Rizzo, giovedì 28), le architetture medievali, il rapporto tra la storia, l’editoria e il giornalismo (tavola rotonda con Ugo Berti, Francesco d’Ayala e Amedeo Feniello), Tolkien, la cucina medievale (Massimo Montanari, venerdì 29 e sabato 30), le scuole e i maestri (Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, venerdì 29). Con una attenzione particolare (domenica 1 ottobre) intorno al tema dell’uso postmedievale del Medioevo attraverso le mode, il costume, il cinema, l’arte, la politica, la comunicazione e la musica pop. Un focus sarà dedicato anche a Milano: “Start up medievali: Milano e la nascita del made in Italy” un appuntamento curato dalla storica Maria Paola Zanoboni (domenica 1 ottobre) dedicato alle scoperte e alle innovazioni dell’età medievale. Un excursus sulle fucine, le sartorie, le fabbriche del vetro, le botteghe d’arte e la continua sperimentazione di nuove tecniche di produzione nella Milano del Quattrocento. E ancora “La città di pietra”, lezione dell’architetto Paolo Micalizzi e “La città metafisica”, un reading teatrale intorno a un testo poco noto di Calvino illustrato con un video artistico. Tra gli eventi collaterali sarà presente la Fiera del Libro medievale, il Mercato medievale, il Torneo di scherma medievale e poi una serie di spettacoli nella chiesa sconsacrata di Santa Maria Nuova, dove è possibile visitare anche la Madonna del Belvedere, capolavoro quattrocentesco di Ottaviano Nelli. Sono stati organizzati anche degli  itinerari eugubini tra le strade e le piazze di Gubbio che faranno da sfondo ad altre attività quali le esibizioni di balestrieri, sbandieratori e cortei in costume dei quattro Quartieri storici di Gubbio. E non mancheranno antichi strumenti di tortura e pena di morte nella  mostra allestita nella sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli. Sono previsti anche percorsi di trekking medievali e visite guidate nei luoghi più affascinanti della “Città di pietra”. E una originale proposta del Cinema Astra con due omaggi ai grandi registi Rossellini e Visconti. Il Festival del Medioevo, organizzato dall’Associazione culturale Festival del Medioevo in stretta collaborazione con il Comune di Gubbio, gode del patrocinio scientifico dell’Isime, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della Sami (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) e dei patrocini istituzionali della Presidenza della Repubblica, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Umbria. Tra i sostenitori, oltre al Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, si annoverano anche il Gruppo Azione Locale Alta Umbria (GAL Alta Umbria) la Camera di Commercio di Perugia, la Fondazione Giuseppe Mazzatinti, da Tecla, azienda di costruzioni in legno e da altri sponsor privati. Media partner Rai Storia e Rai Radio3.

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