DI FRONTE AL DILAGARE DELLA CORRUZIONE ESPLODE UN DISPERATO PROCLAMA: ‘’COMINCIAMO A DIFFONDERE L’ETICA IN MEZZO AI BAMBINI’’

Con l’immagine del’Italia sempre più chiazzata dalla macchia della corruzione diffusa, ora tutti si affannano per invocare ‘’l’etica pubblica’’. E in modo sconsolato osservano che ormai è scarsa la speranza di fare affidamento sugli adulti. Cioè sarebbe così poco diffusa la buona abitudine dell’onestà nei comportamenti che non resterebbe che ricominciare daccapo, puntando molto sui bambini, sulla loro lealtà da coltivare e privilegiare.

Sostiene un sociologo, uno di quelli che vanno per la maggiore nelle tribuna televisive: <<In alcuni Paesi, anche del terzo mondo,le scuole e le Tv sono impegnate ad attivare i ragazzini nel culto del vivere secondo le regole: per esempio non si devono copiare i compiti, non si deve raggirare la buona fede dei docenti, non si ruba la merenda del compagno, non si frantumano le norme vigenti all’interno dell’Istituto.

Insomma lì si cerca di far crescere i più piccini all’insegna di una miniodentologia.

E quest’indicazione incoraggiante scivola subito dopo nella constatazione che, invece, in Italia i minorenni sarebbero inquinati dall’esempio di adulti tesi (non soli in politica e nella pubblica amministrazione) ad esaltare la furbizia anche quando si tratta di violare la legge.

E allora se i cosiddetti ‘’grandi’’ sono dei pessimi punti di riferimento, per godere di un’Italia più sana bisogna attendere almeno un paio di generazioni?

Mah…non esageriamo col pessimismo o con la retorica bartaliana del ‘’gli è tutto sbagliato’’.

Oggi magari non basta tagliare i ‘’rami secchi’. Forse bisogna abbattere anche qual che ‘’foresta’’.

Però bisogna sperare che gli italiani siano, nel complesso, migliori di quanto appaiono se li si giudica attraverso il comportamento di chi ha la pretesa di rappresentarli.

RINGHIO

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