DIS…CORSIVO. BOB DYLAN, LA GIOVENTÙ È STATA UNA FINZIONE

NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / La “conversione alla saggezza” mi che veniva fatto di notare riflettendo sul genere di musica cantato, a sorpresa, da Lady Gaga, torna a colpirmi, con ancora maggiore vivacità, in occasione dell’uscita dell’album che Bob Dylan ha dedicato, proprio in questi ultimi giorni, alle canzoni di Frank Sinatra: “Shadows in the NIght”.

Il mito della musica di protesta di intere generazioni si converte alla poesia nostalgica del mito di tutti i crooner, o cantanti confidenziali, del Novecento. L'istinto di ribellione trova una pace inattesa nei versi languidi Stay whit me e di Full Moon and Empty Arms. E Dylan conferma, mette, con le sue stesse parole, la firma sotto la dichiarazione che autorizza una simile interpretazione delle intenzioni del suo trentaseiesimo disco. Dice testualmente: “Si invecchia. La passione è un gioco da giovani. I giovani possono permettersi di essere appassionati, mentre i vecchi devono essere più saggi”.

La gioventù, insomma, è stata tutta una finzione e tutti coloro che vi hanno creduto, andando dietro a Dylan, hanno riposto le loro speranze e i loro progetti di trasformare il mondo in fantasie commerciali, nient'altro che in illusioni culturali.

Quest'inizio di secolo ha almeno di buono che svela il gioco, scopre le carte, fa cadere i castelli in aria eretti sulla buona fede altrui da pochi guru nel secondo dopoguerra.

L'amarezza è profonda, vistosa, catastrofica. Ho ascoltato alcune delle canzoni di Sinatra nella versione minimalista di Dylan e ne sono uscito particolarmente triste non solo per il capolinea al quale giunge una generazione di imbonitori, ma anche per il futuro verso il quale si muovono molti giovani di oggi.

Prendiamo la politica. È palese che domina oggi, incontrastato, il potere - un po' visionario un po' immaturo un po' ingenuo un po' castrato un po' imbelle un po' rivoluzionario un po' riformista un po' digitale un po' inesperto un po' rozzo un po' presuntuoso un po' mammone - di giovani leader che, direbbe Dylan, “possono permettersi di essere appassionati”.

Ma di essi che sarà, quando, settantenni come il trascinatore dei sogni sessantottini di molti di noi, tireranno i remi in barca e scopriranno, sempre come dice Dylan, che “la passione è stata un gioco da giovani”?

Per conto mio, vorrei che i giovani di oggi, che hanno molto potere nelle loro mani, lasciassero un po' della loro passione di oggi per quando saranno anziani. È più dignitoso, credo, distribuire la propria carica vitale tra le varie stagioni della vita che fare fuochi d'artificio in gioventù e rincretinire in vecchiaia facendo, come fa Dylan, il verso a un cantante alla cui rottamazione, negli anni della giovinezza, si è tanto contribuito. Senza, a quanto pare, riuscirci, se il mito di Sinatra è talmente forte da riemergere anche nella docile e mite vecchiaia di chi da giovane gli aveva lanciato contro le pallottole dell'antimelodia, il canto verace di una generazione dolente, in lotta contro gli imperialismi di ogni tipo e il potere degli adulti.

La loro partita con gli adulti, oggi, molti giovani, specie in politica, l'hanno vinta. Sono in una condizione invidiabile: essi devono solo affermare ciò in cui credono, realizzare i progetti e non le fantasie, liberare il territorio dai falsi miti, aprire prospettive alle generazioni che li seguiranno. I loro padri, purtroppo, si trovano invece oggi a fare i conti con un vecchio illusionista della rivolta e del disagio che, a 73 anni, è stato fulminato dalla nostalgia per le melodie del vecchio Frank “the Voice”.

Un pensiero riguardo “DIS…CORSIVO. BOB DYLAN, LA GIOVENTÙ È STATA UNA FINZIONE

  • Mar 8, 2015 in 0:12
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    Salve- commento al discorsivo su dylan– non sono d’accordo su quasi niente- vedo inesattezze e malafede–mi spiego-come si fa a far diventare una frase cosi semplice come “si invecchia-la passione è un gioco da giovani-i vecchi devono essere più saggi”-in una cosa come:La gioventù è stata una finzione??- lo dice Lei,perchè dopo puo iniziare a parlare male dei vari miti del passato-ma se vuole parlare male dei miti del 68 etc-etc non c è problema–lo hanno già fatto in tanti-senza inventare una scusa cosi ridicola-anche perchè la gioventù di dylan è stata vissuta alla grande- nel giro di 6 anni ha tirato fuori dischi giudicati dai critici e fans come irripetibili-è stata la sua ‘stagione all’inferno’di Rimbaudiana memoria- ha cambiato il modo di scrivere testi e interpretarli come in un ‘work in progress’-a parte l’introdurre poesia nei juke-box,è stato la fonte di ispirazione per centinaia di artisti in tutti i campi,per loro stessa ammissione-poi l’etichetta di ‘musica di protesta’ non l’ha mai voluta cosi come ha sempre cercato di sfuggire al suo mito- poi Lei dice che tutti quelli che sono andati dietro a dylan hanno riposto iloro progetti e speranze di trasformare il mondo in fantasie commerciali e nient’altro che in illusioni culturali-e chi sarebbero questi?-li conosce Lei?- il disco puo essere triste o altro,ma è stato giudicato bellissimo dalla critica di tutto il mondo-ne parla male solo Lei-dylan ha voluto semplicemente omaggiare un grande della canzone alla sua maniera-e poi cosa cè di male al convertirsi alla poesia nostalgica del crooner per antonomasia? o a convertirsi a qualsiasi altra nostalgia?-cosa deve fare dylan a 73 anni? la rivoluzione?-sembra che Lei non sopporti i miti del dopoguerra in generale,ma poi li vuole li tutti arzilli che facciano i guru-e che rimangano giovani- non è una contraddizione?-riguardo ai giovani che devono portare avanti i progetti e non le fantasie-ci può stare– ci sarebbe da dire che questi miti che a Lei non piacciono sono cresciuti in uno dei tanti dopoguerra di questi secoli- e dovevano affidarsi alle fantasie per dimenticare lo scempio che gli adulti avevano fatto del loro mondo-altro che progetti!!-comunque io non difendo questi miti a tutti i costi- sono rimasto scandalizzato dalla Sua retorica strumentale-comunquela frase su dylan come ‘vecchio illusionista della rivolta e del disagio’ nella sua negatività è molto bella-ne riderebbe anche Lui-saluti da Marco-

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