Riforma Costituzionale e Massimo D’Alema: le sviste e le astuzie del Matteo Renzi lanciato alla ricerca del ‘Si’’.

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Le sviste (errori?) e le astuzie di Matteo Renzi.

Nella SVISTA (errore?) il Presidente- Segretario sembra che incorra quando, arringando al Festival

Dell’Unità di Catania, dice e ripete che la Riforma Costituzionale sulla quale si voterà col Referendum è del Pd o, ammette fra le righe, del Centrosinistra. I suoi avversari- e non solo loro- hanno gioco agevole nel rammentargli che le Riforme, specie quando riguardano la Costituzione ,non possono essere figlie di un unico babbo, altrimenti danno l’impressione di essere al servizio della ‘’bottega’’. E magari finiscono con l’essere bocciate dal popolo, proprio come successe ad una non dissimile riforma voluta anni fa dal Governo di Silvio Berlusconi.

LE ASTUZIE: Quando Renzi (come a Catania o in precedenti occasioni) indica Massimo D’Alema come ‘’nemico’’ brutto e cattivo lo fa- ritengono gli esegeti più accorti- non per puntare l’indice contro un pidiino qualsiasi che lo contesta, ma per avvalersi elettoralmente di un personaggio che sa non troppo gradito a gran parte del Pd emerso dall’ultimo Congresso di partito e nemmeno ad una non secondaria fetta di italiani in libera uscita politica. Insomma Renzi non si scaglia contro D’Alema, ma lo usa, supponendo di usarlo a suo personale vantaggio.

Vedremo nelle prossime settimane, e soprattutto la notte del Referendum (quando?) se la ‘’svista’’ sia stata nociva e se l’astuzia sia risultata vantaggiosa.

RINGHIO

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