Gubbio, commuove la storia di Sara Mariucci, presa d’assalto la pagina facebook

Centosettantuno “Mi piace”, 67 condivisioni e 32 commenti di cui tantissimi dell’ultima settimana. La pagina facebook di Sara Mariucci è stata presa d’assalto dopo che in questi giorni sono stati resi noti diversi episodi di presunte guarigioni attribuite alla piccola e dopo che anche la trasmissione di Rai 1 “La vita in diretta” si è occupata del caso. Particolarmente toccante è il racconto del padre della bambina che ricorda la sera precedente l’incidente in cui è morta la piccola. Un racconto scritto nel 2012 ma che proprio in queste ore viene “scoperto” da molti utenti del popolare social network che stanno lasciando diversi commenti.

“Mia figlia Sara, la sera del 4 agosto 2006, prima di addormentarsi, ha raccontato a
mia moglie Anna una storia. Questa è la storia, ve la dono, fatene ciò che ritenete opportuno” scrive il padre su facebook.

“Sara: “Quando ero piccola piccola ero in un posto lontano lontano, meraviglioso, su una nuvoletta…”

Anna: E con chi eri?

Sara: “Con Mamma Morena”

Anna: E chi è Mamma Morena?

Sara: “L’altra mia Mamma”
Anna: Ma com’è questa Mamma Morena?
Sara: “E’ buonissima”
Anna: Più buona di mamma Anna?
Sara: “Si”
Anna: Davvero, sei sicura?
Sara: “Si”
Anna: E di che colore ha i capelli?
Sara: “Blu”
Anna: E gli occhi?
Sara: “Castani come i miei”
Anna: Ma lasceresti mamma Anna per andare da Mamma Morena?
Sara le ha risposto di “si” e quella sera si sono addormentate insieme, per l’ultima volta.
Mia moglie Anna – continua il padre di Sara nel suo racconto – vista la stranezza del racconto di mia figlia (non conosciamo nessuno che si chiami Morena e Sara mai, prima di allora aveva raccontato storie e soprattutto non aveva mai parlato di un’altra mamma più buona di mia moglie),
subito me ne ha parlato. Il giorno dopo, il 5 agosto 2006, alle ore 14.00 circa, dopo 3 anni 7 mesi e 5 giorni mia figlia Sara è tornata alla casa del suo vero Padre, improvvisamente, folgorata da una scarica elettrica, avanti a me e a mia moglie, mentre stava giocando con il fratellino Daniele di 5 anni…

Alle 17.00 di quel giorno Sara era nella sua piccola bara bianca e dietro di lei c’era l’immagine della Madonna raffigurata con un lungo velo azzurro al quale però non facemmo subito caso sconvolti dal dolore profondo.
Il giorno dopo i funerali di mia figlia, ripensando ai suoi ultimi giorni e soprattutto a quel suo strano racconto della sera prima, mi metto su Internet e immediatamente scopro l’esistenza del Santuario della Madonna Morena che si trova in Bolivia, a Copacabana, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti dell’America Latina. La Vergine del Lago, nota anche come Madonna del Velo, si contraddistingue per il lungo velo azzurro che le copre il capo e viene celebrata proprio il 5 agosto il giorno in cui mia figlia è salita in cielo. Chiunque abbia un minimo di praticità con internet potrà direttamente verificare che Morena, oltre ad essere un aggettivo spagnolo che significa “abbronzata, scura” altro non è che la traduzione spagnola del nome Mairin, diminutivo di Mary, cioè Maria. Lo stabilimento balneare dove è avvenuto il fatto si chiama Stella Maris; Stella Maris è da lungo tempo l’appellativo preferito con cui la gente del mare si rivolge a Colei nella cui protezione ha sempre confidato: la Vergine Maria”.

Il padre di Sara Mariucci, come lui stesso dice, auspica che “questa storia possa portare nei cuori di chi soffre, di chi ha paura e di chi ha perso la fede la speranza. Speranza che è entrata nei nostri cuori di mamma e papà con una forza prorompente quando abbiamo realizzato il significato di questo dialogo “profetico” e in cui la presenza della Madonna si percepisce in maniera tangibile”.

Una speranza che, basta leggere il contenuto dei commenti, la piccola Sara ha riacceso in tanti. L’ultimo post, di qualche ora fa, è firmato Mario Ceccobelli e contiene una preghiera nella quale è scritto di pregare “Dio che Sara possa intercedere presso la Mamma celeste perché porti a Suo figlio Gesù le nostre preghiere”.

2 pensieri riguardo “Gubbio, commuove la storia di Sara Mariucci, presa d’assalto la pagina facebook

  • Feb 14, 2015 in 9:28
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    Questa storia è per me motivo di grande commozione, lacrime di gioia e conforto profondo, testimonianza autentica di una verità incontenibile se non vista con gli occhi di un bambino come Sara. Ringrazio immensamente i genitori di Sara, l’autorità ecclesiastica, tutti i consacrati, e i mass media per aver permesso la divulgazione e la condivisione di questa preziosissima testimonianza. Oggi più che mai il mondo e ogni singolo uomo necessitano di verità inconfutabili per fugare il male del secolo “il cancro del relativismo” che adombra l’Assoluto. Grazie, grazie, e ancora grazie a questo piccolo Angelo di nome Sara che con il suo “piccolo” si alla Nostra Mamma Morena ha ridonato vita e speranza a tanti afflitti. Un bacio a Sara che dall’alto dei cieli stringendo la sua cara Mamma Morena prega per Noi tutti e una grande Lode alla nostra Mamma celeste che mai ci abbandona.

  • Feb 3, 2020 in 20:17
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    Una storia molto forte…ringrazio i genitori di aveci donato questa testimonianza d’amore e di fede…Grazie ❤

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