Il “big bang” di Bandecchi e l’inconcludenza dei partiti. Per Alternativa popolare è iniziato il count-down

La vicenda Bandecchi sta  provocando un vero e proprio big bang. Comunque vada, una serie di segnali fanno ritenere ormai iniziato il count-down per Alternativa popolare. Sono passati appena nove mesi dal suo insediamento a palazzo Spada e già volano i coltelli. Ieri sera è arrivata la prima uscita pesante: il coordinatore provinciale di Alternativa popolare, l’avvocato Lorenzo Filippetti, si è dimesso dal partito. Filippetti lascia il partito perché non condivide più le scelte del sindaco e lo scrive nella lettera inviata ai diretti interessati. “L’amore per Terni e per il suo futuro saranno comunque il motore del mio impegno civico al di fuori del partito”, scrive l’avvocato ternano.  Tra lui e il coordinatore regionale Corridore i rapporti si erano ormai logorati.  Resta da capire ora quale sarà il destino del coordinatore comunale di Ap, anche lui finito nel mirino del sindaco. Dietro alle dimissioni di Bandecchi c’è una vera e propria resa dei conti all’interno di Alternativa popolare. Manovre e congetture a cui Bandecchi non era abituato. L’ex patron della Ternana fa la vittima, mal sopporta chi lo critica, punta il dito contro tutti con metodi assai discutibili. Si riempie la bocca con la parola “meritocrazia” ma preferisce fedelissimi e dare le carte. Il suo credersi una spanna al di sopra della comunità umana, la sua capacità di non sapersi autolimitare sta però portando alla luce tutti i suoi limiti. Per stile decisionale e di comunicazione Bandecchi sempre più sta abbracciando il desiderio di una guida risoluta, la voglia dell’uomo forte e del leader solo al comando. Non parla mai senza pensare al “suo” pubblico, ai “suoi” elettori. L’Io la fa da padrone e il rapporto con i ternani è divenuto sempre più immediato e senza mediazioni. Comunica direttamente con i cittadini attraverso Tv e Social. Se tutto questo è avvenuto è colpa però del declino politico e delle rappresentanze sociali ternane. A Terni è cresciuto negli ultimi anni il desiderio di una guida risoluta anche per colpa di politici inconcludenti e incompetenti. A questa voglia dell’uomo forte ha sicuramente contribuito la crisi dei partiti e la personalizzazione della politica. A Terni il Big Bang è in pieno svolgimento, com’era facile prevedere. A Bandecchi non basterà ritirare le dimissioni e cacciare i “serpenti” che si  nascondono dentro Alternativa popolare per governare Terni. Così come per le forze politiche sarà difficile scardinare il sistema bandecchiano con l’attuale classe dirigente e senza riferimenti culturali perché resteranno paralizzati nell’inconcludenza.