LA PIRA PROFETA DELLA POLITICA

di Pierluigi Castellani

” De Gasperi è stato lo statista italiano. La Pira è stato il profeta”. Con queste parole il Cardinale Gualtiero Bassetti ha parlato del “sindaco santo” concludendo il convegno su ” Giorgio La Pira: un ponte di speranza “, promosso dall’Archidiocesi di Perugia , dalla Università italiana e dall’Università degli stranieri del capoluogo regionale. La figura del sindaco di Firenze è stata ricordata dal prof. Andrea Riccardi, che ha voluto ringraziare il cardinal Bassetti per aver reintrodotto La Pira nella  Chiesa italiana. Infatti lo storico Riccardi non ha mancato di notare come La Pira sia stato un po’ dimenticato nella Chiesa italiana postconciliare, affetta da “neotrentinismo”, quando invece, per La Pira, la Chiesa dovrebbe immergersi nella storia, evitando il rischio di ridursi ad ideologia. Infatti il presente deve essere sempre letto alla luce della profezia ispirata dalla Bibbia. Per questo il sindaco di Firenze, che animava il dibattitto ed il colloquio tra i paesi, nell’epoca dei due blocchi sanciti dalla guerra fredda, costruiva ponti e faceva del capoluogo toscano il centro di colloqui, che chiamavano al confronto i popoli arabi, ebrei e cristiani, tutti affacciati sul Mediterraneo, un mare che deve unire i popoli e non dividerli. La Pira con le sue iniziative diplomatiche verso l’Unione Sovietica ed i paesi asiatici fu tollerato ma non compreso dalla diplomazia ufficiale degli stati. Eppure, ha ricordato il Cardinal Bassetti, quelli furono segni ed annunci profetici di pace. E’ veramente significativo che il presule perigino abbia voluto, nel modo solenne di un convegno di studi, ricordare la figura del sindaco santo di Firenze facendo coincidere il convegno con la conclusione del suo impegno, dal 27 maggio ha annunciato, come presidente della Cei ed Arcivescovo di Perugia Città della Pieve. Così il Cardinal Bassetti ha inteso riconsegnare il messaggio profetico di La Pira alla Chiesa ed alla politica italiana, avvertendo come di profezia abbia bisogno la Chiesa per rinnovarsi e la politica del nostro paese, ora impegnata a costruire la pace in una parte martoriata del territorio europeo. Parlare di profezia in un momento in cui crepitano ancora le armi potrebbe sembrare una fuga utopica. Ma non lo è. Senza profezia,  generata da una attenta lettura dei “segni dei tempi”, come ha ricordato Giovanni XXIII, non si costruisce la pace. Il convegno di Perugia ha così ricordato a tutti che con la guerra, che può degenerare anche in guerra nucleare , ” o finisce tutto, o comincia tutto”. Questo forte ammonimento di Giorgio La Pira è certamente il significativo lascito del Cardinale  Gualtiero Bassetti ,nel momento del suo addio,  alla sua diocesi ed all’intero nostro paese.