LE CHIMERE DEL NOSTRO TEMPO

Sono molte le novità in campo economico e finanziario a cui spesso imprudentemente ci siamo affidati con l’illusione che il mondo si sarebbe trovato in una nuova età dell’oro. Carlo Cottarelli che ha , oltre la competenza, la rara capacità di parlare di cose difficili e complesse in modo semplice e chiaro, tanto da far comprendere al meglio il momento di smarrimento in cui ora ci troviamo di fronte alle tante attese non mantenute. Nel suo libro ” Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia”, pubblicato nel corrente anno da Feltrinelli, colui che, come egli stesso ricorda, è stato per quattro giorni Presidente del Consiglio in pectore, esamina con la sua penetrante lucidità le illusioni, che lui chiama chimere, cui ci ha indotto la speranza di un felice e progressivo sviluppo del nostro pianeta a fronte delle innovazioni introdotte nel nostro tempo. Ad iniziare dalla criptovalute, che nelle intenzioni dovevano essere una moneta sganciata da una Banca Centrale e quindi ” un primo passo verso un mondo veramente libero, verso una democrazia diretta. La tecnologia poteva liberare gli individui dal potere delle istituzioni”. Ma il diffondersi dei bitcoin non ha mantenuto le promesse e dopo un iniziale balzo in avanti si è rivelato qualcosa di effimero e tale da non assicurare l’investimento sperato. Questa chimera si rivelata tale anche perché, aggiunge Cottarelli, era affidata a ” una generale tendenza, anche a livello accademico, a considerare ” il mercato ” come supremo garante dell’efficienza economica”. Tutto è stato affidato alla liberalizzazione del sistema finanziario, che risulta  “fortemente detassato rispetto agli altri settori dell’economia”  in forza del sogno ” che la liberalizzazione del sistema finanziario mondiale avrebbe avuto mirabolanti effetti positivi sulla crescita economica,” cosa  poi non  realizzatasi. Questi sogni sono stati possibili perché ci siamo trovati immersi nella globalizzazione, che invece ” comporta…. chiari costi in termini economici almeno per larghe parti della società insieme a una perdita di sovranità. Il problema – aggiunge Cottarelli –  è che tornare indietro ha costi altrettanto elevati” . Altra illusione dei nostri tempi risiede nello sperare che l’innovazione tecnologica ( ICT) sia capace di aumentare la produttività, ma è da credere che” la bassa crescita della produttività nel periodo della rivoluzione ICT sia reale e non determinata da errori di misurazione”. Lo sguardo attento di Cottarelli si rivolge anche ad altre chimere ,che tuttora affascinano il nostro tempo, come la convinzione che l’introduzione della flat tax ( la tassa piatta) diminuendo la tassazione ai ricchi abbia effetti benefici , secondo la teoria dell ‘ ” economia del gocciolamento” di reaganiana memoria, anche sui poveri. Ma l’economia del gocciolamento non risulta affatto convincente. ” non c’è – afferma Cottarelli – alcuna evidenza immediata che l’economia del gocciolamento abbia portato a un miglioramento delle condizioni di vita dei meno abbienti”.  Infine l’autore si sofferma a lungo sui pericoli che comporta l’illusione, che una crescita senza fine  non abbia effetti negativi sul pianeta. Occorre ripensare lo sviluppo e calcolare i costi, in termini di riscaldamento globale, che la crescita comporta. Per questo la strategia , ” l’unica per ora tecnicamente valida, è la decarbonizzazione, ossia la riduzione e infine la eliminazione delle emissioni di co2 “. Occorre non più affidarsi alle chimere del nostro tempo, possiamo ancora farcela “ma  dobbiamo renderci conto che sognare non è abbastanza”.

Il libraio

Carlo Cottarelli, ” Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia” , Feltrinelli, Milano, 2023  pp.185     Euro 17,00