LEGGE ELETTORALE, RENZI, ACCORDO STORICO, BYE-BYE PRIMA REPUBBLICA

“Oggi noi diciamo ciao ciao’ con la manina a quelli che volevano il ritorno alla prima repubblica. Diciamo da qui, non che ci sia un accordo di portata storica”, ha detto ancora Matteo Renzi.”Facciamo un accordo sulle regole con Berlusconi per non doverci fare un governo in futuro”.  La proposta di legge elettorale -ha continuato il segretario del Pd- “che facciamo, che è una derivata che viene incontro alla possibilità di tenere insieme altre forze politiche, è di un’assegnazione di un premio di maggioranza che porti al 53 per cento al minimo e al 55% al massimo, e che sia assegnabile se uno ottiene almeno il 35%”. Dunque, si parla di “un premio che sia al massimo del 18%”, ha chiarito. “Ovviamente abbiamo messo una soglia massima perché con la fine del bicameralismo con la mancanza di un tetto massimo si sarebbe potuto arrivare con il 49% a modificare la Costituzione”.  “Se il parlamento volesse intervenire su qualcosa di fondamentale, sappia che manda all’aria tutto: questa non è una riforma ‘a la carte’. O si fa tutto il pacchetto o viene meno l’accordo”, ha proseguito Renzi.

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