L’OCCIDENTE E IL SUO DESTINO

Ancora un autore che si interroga sul destino dell’Occidente. Aldo Schiavone nel suo “L’Occidente e la nascita di una civiltà planetaria” rivaluta la civiltà occidentale immaginando una sua positiva evoluzione verso una dimensione planetaria. Secondo Schiavone “oggi l’Occidente si presenta come una figura drammaticamente incompiuta” però  ” incompiutezza….non vuole dire tramonto”. Senza l’Occidente non ci sarebbe quella modernità che è sotto i nostri occhi e che garantisce democrazia e sviluppo. Del resto da altri sistemi, come l’Islam, non è venuta “nessuna interpretazione del presente opponibile all’Occidente con qualche speranza di affermazione”. E quando parla di Occidente l’autore si riferisce a quell’ordine liberaldemocratico, che fino ad ora sarebbe stato garantito dalla leadership americana e dal progresso tecnologico anche se “la rivoluzione tecnologica in quanto tale non è una rivoluzione democratica. Ma è in grado di offrire grandi opportunità alla democrazia”. Sarebbe infatti la combinazione “tecnica, capitale, democrazia…..il nesso costitutivo della modernità occidentale è anche il vettore della sua mondializzazione”. Schiavone dà molta importanza alla combinazione capitale, come presupposto di produzione della ricchezza, e rivoluzione tecnologica perché questa sarebbe la fonte di quella evoluzione che porterebbe “una mondializzazione della libertà dell’umano”. L’Occidente sarebbe il depositario di questa speranza. Infatti laddove c’è pure il duo capitalismo e tecnologia, come in Cina, c’è invece l’ ostacolo di un sistema misto di capitalismo ed autoritarismo repressivo, che non consente ai salti tecnologici di condurre “inevitabilmente  alla nascita di nuove forme dell’umano”. Schiavone affida queste sue ottimistiche profezie ad un Occidente, che solo non interrompendo il processo di mondializzazione e conservando la parte migliore della sua impronta potrebbe portare avanti la missione. Questo aspetto profetico dell’analisi di Schiavone non lascia però senza qualche interrogativo circa la capacità del tecnocapitalismo di condurre ad una nuova civiltà planetaria senza che ciò comporti una profonda autocritica degli errori dell’ Occidente, perché, non dimentichiamolo, è all’interno dei suoi confini che sono nate due devastanti guerre mondiali. E rimane anche qualche non insignificante inquietudine quando tra gli scenari futuri l’autore ipotizza anche il mutamento nel “rapporto fra i generi: dove la diversità fra maschile e femminile, che ha segnato in modo così profondo tutta la storia umana, sta perdendo sempre più rilevanza” anche “perché il progressivo distacco fra sessualità e riproduzione ne svaluta sempre più il significato”.

Il libraio

Aldo Schiavone , ” l’ Occidente e la nascita di una civiltà planetaria”, Il Mulino, Bologna, 2022, pp.180   Euro 15,00