NUOVA LEGGE ELETTORALE REGIONALE, RIPRENDE IL LAVORO IN COMMISSIONE STATUTO

Preparare un documento in cui siano elencati i “nodi” e i punti “cardine” di una nuova legge elettorale regionale, una proposta “aperta” sulla quale sviluppare il confronto e la discussione per arrivare ad una soluzione legislativa condivisa.

È questo quanto hanno concordato i componenti della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari nella riunione di ieri (19 marzo) che, come ha detto il presidente Andrea Smacchi, segna l’avvio dell’attività dell’organismo in quest’ultima fase della IX legislatura.

Nell’aprire i lavori dell’organismo, Smacchi ha ricordato che in Commissione sono state depositate formalmente quattro proposte di legge in materia elettorale: “Pari rappresentanza di genere nelle lezioni del Consiglio regionale” (Zaffini-Fratelli d’Italia, Monacelli-Udc e Rosi-Ncd); “Introduzione del premio di maggioranza ed eliminazione della lista regionale” (Barberini e Smacchi-Pd); “Abolizione della lista regionale” (Chiacchieroni-Pd); “Forma di governo: elezione presidente Regione da parte del Consiglio” (Stufara-Prc-Fds) che richiede una legge statutaria.

Dopo aver dato conto di alcune delle proposte di modifica degli assetti e delle competenze delle Regioni contenute nella proposta presentata ieri mattina dal presidente del Consiglio dei Ministri (“che richiederanno, se attuate, altri interventi di adeguamento sulla normativa regionale”), il presidente Smacchi ha proposto di elaborare,  una “proposta aperta, che comprenda le proposte depositate e i punti nodali di una nuova normativa” sulla quale avviare il confronto in commissione che si traduca in un testo di legge “condiviso, equilibrato e utile ad un esercizio moderno della funzione legislativa e amministrativa regionale”.

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