Ricostruzione, inchiesta sui cantieri delle casette di legno, coinvolte due imprese umbre. Spuntano situazioni di “caporalato”

PERUGIA – C’è un’inchiesta della Procura di Napoli sulla ricostruzione post sisma 2016 che coinvolgerebbe anche due imprese umbre. Ne parla il Corriere dell’Umbria nell’edizione di oggi, spiegando che l’accusa su cui si starebbe muovendo il pm Ida Frongillo è quella di illecita intermediazione per lo sfruttamento del lavoro, falso in atti pubblici e certificazioni, emissioni di fatture per operazioni inesistenti, frodi in pubbliche forniture e inadempimenti contrattuali.

Una sorta dunque di associazione a delinquere per tutelare una forma di caporalato. Al centro la realizzazione delle casette, in capo a importanti aziende che, tramite subappalti avrebbero fatto lavorare ditte campane che farebbero lavorare i propri dipendenti in condizioni inadeguate. Coinvolte nel giro d’affari due aziende umbre: una nel ternano e una nel trovano. Si registrano anche perquisizioni e sequestri nei cantieri di Cascia e Preci.

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