Sanità, alta formazione, l’ospedale Spoleto fa scuola

SPOLETO – L’Ospedale di Spoleto fa scuola in tema di alta formazione del personale sanitario. Per la prima volta nell’UslUmbria 2, infatti, giovedì 29 marzo prenderanno il via i corsi di formazione aziendale in tema rianimazione cardiopolmonare avanzata ACLS (Advanced Cardiac Life Support) rivolti al personale sanitario dei dipartimenti di Emergenza degli ospedali di Spoleto, Foligno, Norcia e Cascia. Tali corsi, che si protrarranno per tutto l’anno, saranno certificati dell’American Heart Association, la maggiore società scientifica mondiale in tema di emergenza cardiovascolare. I corsi coordinati e condotti dal dottor Alessandro Francia e dalla dottoressa Silvia Leonardi, entrambi in forza al Pronto Soccorso del San Matteo degli Infermi, sono possibili soprattutto grazie alla sensibilità dimostrata dalla Fondazione Antonini di Spoleto nel donare al Pronto Soccorso dell’Ospedale il manichino ad alta tecnologia indispensabile alla formazione. Tale attività formativa prevede sessioni periodiche di addestramento del personale sanitario con simulazione in emergenza-urgenza di casi clinici ed utilizzo di manichini capaci di riprodurre svariate patologie anche quelle di più raro riscontro. E’ dimostrato che la metodologia della simulazione clinica possiede un ruolo fondamentale nel migliorare l’efficienza del team dell’emergenza con incremento significativo delle competenze cliniche e delle capacità di interazione tra i vari soggetti coinvolti nell’attività di soccorso. Tutto ciò si traduce in un innalzamento della qualità del servizio erogato con una significativa diminuzione del rischio clinico ed incremento della sicurezza del paziente. Grazie a tale progetto la formazione del personale si allinea a quanto di più attuale oggi è indicato dalle linee guida e fa sì che si creino i presupposti per rendere la formazione di alta qualità non più un evento episodico da svolgere al di fuori dell’ambito lavorativo ma una consuetudine dell’attività professionale con ricaduta positiva sull’attività sanitaria quotidiana offerta all’utenza.