Aeroporto Perugia, si lavora al volo su Milano

PERUGIA – Audizione in Seconda Commissione del presidente di Sase spa (Società di gestione dell’aeroporto San Francesco d’Assisi), Ernesto Cesaretti e del direttore generale di Sviluppumbria (socio in rappresentanza della Regione Umbria), Mauro Agostini, per una informativa sulla situazione generale dell’Aeroporto Internazionale dell’Umbria.

Tra i passaggi di maggiore interesse emersi dall’audizione, la previsione dell’inizio lavori, a giugno, per la realizzazione dell’accademia del volo; il collegamento con Linate (Milano) nel 2020; il rinnovo della concessione ventennale, nel 2018, da parte di Enac, grazie al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio e all’incremento dei passeggeri.

È stato lo stesso presidente a ribadire che gli obiettivi per il triennio che si avvia a conclusione sono stati quelli di salvaguardare l’aeroporto per il mantenimento della concessione. Nel frattempo si sono registrati anche alcuni cambiamenti riguardanti cancellazioni di voli da parte di due compagnie aeree. Questo ha procurato un danno importante poiché sono stati persi circa 40mila passeggeri, recuperati in parte con i voli esistenti, soprattutto quelli con Londra. E proprio questo con la capitale del Regno Unito è stato incrementato e nel periodo estivo sono previsti sei voli settimanali. Un nuovo indirizzo è rappresentato da Malta, mantenendo poi Catania e Bruxelles. Grazie a queste prese di posizione l’aeroporto potrà mantenersi su circa 230-240mila passeggeri. L’intenzione, come è stato sottolineato, è quella di spingere ulteriormente per la crescita dello scalo, ma è ovvio che le compagnie aeree, per volare, hanno necessità di contributi. Su questo i soci della Sase sono dunque chiamati a decidere sull’eventuale incremento dei voli. É emerso anche che dal 2019 la Camera di Commercio di Perugia, azionista di Sase, che versava alla Società circa un milione centomila euro all’anno, ha ridotto il contributo a 400mila euro.

Questo va ad appesantire la posizione aeroportuale che ha dunque necessità di trovare risorse. Per quanto attiene agli investimenti, un società di matrice inglese, gestita da un imprenditore italiano, ha proposto a Sase di poter investire nello scalo di Perugia circa 70milioni di euro per realizzare una accademia del volo, che comprende hostess, meccanici, fino ai piloti di aerei, elicotteri e droni. La scelta dell’aeroporto umbro deriverebbe da un algoritmo che ha valutato molte altre possibili infrastrutture italiane e non. Si tratta dunque di un ampio complesso strutturale e di un’operazione molto importante per la quale gli studi legali e di consulenza di Sase stanno predisponendo un contratto da firmare entro questo mese affinché a giugno possano iniziare i lavori. La scelta di Perugia deriva quindi da uno studio che ha definito questa infrastruttura ideale per l’investimento. L’impegno di Sase è quello di porre in essere, presso l’Alitalia, una linea che colleghi Perugia con Milano Linate in modo da far sì che i passeggeri, tra cui i loro tecnici, abbiano la possibilità di collegamento con Perugia. È stata quindi predisposta una manifestazione di interesse che sembra essere stata accettata da Alitalia, l’auspicio è che nel 2020 si possa partire con questa nuova linea. Il costo, per la Sase, sarà di circa un milione di euro che, aggiunto ai 600mila che verranno a mancare dal contributo della Camera di Commercio, porterà certamente ad approfondite riflessioni per la copertura di questo deficit. Il presidente Cesaretti ha rimarcato il fatto che c’è in Parlamento (Commissione trasporti) un progetto di legge per cui i piccoli aeroporti sembra possano avere aiuti soltanto se avranno un bilancio a pareggio. E l’aeroporto umbro, tra i piccoli, sarebbe tra i pochi in Italia a poter presentare un documento con queste caratteristiche.

Negli interventi dei commissari presenti sono stati anche chiesti ai vertici di Sase, ed in particolare al direttore generale di Sviluppumbria, chiarimenti in merito ad una mozione approvata a larga maggioranza dall’Assemblea legislativa lo scorso 3 dicembre 2018 nella quale si chiedeva, tra l’altro, alla Giunta di Palazzo Donini di “promuovere un superamento del Cda attuale della Sase spa, la società di gestione dell’aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco di Assisi’, al fine di avviare una fase nuova per il futuro dello scalo”. A ciò è stato risposto di non avere ancora ricevuto alcuna comunicazione in proposito e che comunque l’attuale Cda è in prossimità della scadenza.

Sottolineata dai commissari l’importanza di dare seguito all’altra parte del dispositivo della mozione in questione, rispetto alla previsione di nuove risorse utili allo sviluppo dell’aeroporto. È stata così ribadita la necessità di stimolare la partecipazione di altri Comuni, oltre a quelli che ne fanno già parte, per accrescere gli investimenti. Oltre a ciò, l’auspicio è quello di uno sviluppo della intermodalità e la connessione ferroviaria.