In Umbria 15% dei detenuti sono giovanissimi: 200 tra i 18 e 25 anni

Sui circa mille e 400 reclusi nelle carceri dell’Umbria, il 15%, quindi intorno a 200, ha tra i 18 e 25 anni. Un dato fornito dal garante dei detenuti per la Regione l’avvocato Giuseppe Caforio a margine dell’incontro sul tema ” Il disagio giovanile tra attualità e prospettive di futuro sostenibile”. “Soprattutto a Perugia c’è un fenomeno di giovanissimi che seguo tra i quali si percepisce veramente il disagio sociale vissuto da queste persone, delle sliding door sbagliate”, ha aggiunto il garante. “Il sistema riabilitativo – ha aggiunto Caforio – deve essere estremamente incisivo perché sono persone che si possono recuperare e riportare all’interno della società. Sono il nostro futuro”. Tra i reati per i quali si trovano in cella questi giovanissimi “certamente ci sono quelli legati alla tossicodipendenza ma anche molti sono coinvolti in reati contro il patrimonio (come furti e rapine) e cominciano a esserci anche gli scippi”. Riguardo al tema della prevenzione trattato nel convegno, l’avvocato Caforio lo ha definito “fondamentale”. “Perché – ha sottolineato – i minori saranno gli adulti di domani. Oggi c’è una realtà minorile che tutta una serie di elementi hanno accentuato problematiche prima sopite e sulle quali c’era un maggiore controllo sociale. L’Umbria ha una situazione tutto sommato ancora contenuta ma prevenire significa anticipare i tempi, prima che i fenomeni tipici della grande città invadano le nostre. Sempre più ci sono infatti fenomeni diffusi di violenza, essenzialmente contro il patrimonio ma anche contro la persona, da parte dei minori. E’ il momento di riflettere e di agire. Quindi sono importanti convegni nei quali Istituzioni quali carabinieri, Procura generale e Università si mettono insieme. Il problema è grave e attuale: c’è necessità di interventi immediati”.