In Umbria già vaccino influenza per 67% over 65. Covid, 4049 nuovi casi e 60 decessi nell’ultima settimana

PERUGIA – Circa il 67% della popolazione umbra con più di 65 anni è stato già sottoposto a vaccinazione antinfluenzale. Il dato è stato fornito dal direttore regionale alla Sanità Claudio Dario, nel corso del punto stampa settimanale dedicato all’emergenza Covid, che lo ha definito “molto rassicurante”.

In base ai dati aggiornati al 12 novembre sono state quindi vaccinate 156 mila 200 persone. “Il Ministero della Salute – ha detto Dario – fissa al 75% l’obiettivo finale da raggiungere e quindi ci siamo molto vicini”. Secondo il direttore “l’andamento è buono grazie alla partecipazione dei cittadini, medici e pediatri”.
Per la vaccinazione anche dei soggetti a rischio, quelli che hanno patologie e con età inferiore a 65 anni, le persone coinvolte sono 25.883, 4.160 lavoratori essenziali e 2.127 familiari di soggetti ad alto rischio.

Nel corso dell’incontro – presenti il direttore regionale, Claudio Dario, e il commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis –  Simona Carosati, Stefania Prandini, Carla Bietta, Marco Cristofori e Fortunato Bianconi, membri del nucleo epidemiologico regionale, hanno illustrato i loro studi e illustrato gli scenari dell’epidemia (ndr. slide in allegato). 

“Al 12 novembre i dati relativi alle vaccinazioni sono rassicuranti anche grazie a una grande sensibilizzazione dei cittadini da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta – ha detto il direttore Claudio Dario – Al momento risultano vaccinati 156.163 soggetti di età superiore ai 65 anni (67% della popolazione interessata), 25.883 persone con condizioni di rischio di età compresa tra i 6 mesi e 65 anni, 4160 lavoratori di servizi essenziali”.

“Il ministero della Salute – ha detto Dario – ha previsto per l’anno in corso, di raggiungere la soglia del 75 per cento dei vaccinati tra le categorie a rischio, quindi ci siamo quasi vicini. Accanto a questa fascia – ha reso noto Dario – sono stati vaccinati anche 2127 familiari di soggetti ad alto rischio per creare un cordone di sicurezza attorno a queste persone con fragilità”.