Palazzo Cesaroni, Chiacchieroni: “Siamo garantisti”

PERUGIA – Conto alla rovescia verso il consiglio regionale di sabato. L’obiettivo finale è la votazione sulle dimissioni della Marini: respingerle o accettarle. Il Pd non ha ancora raggiunto un punto, e a richiamare l’attenzione è il capogruppo Gianfranco Chiacchieroni (Pd): “A seguito del contenuto delle notizie pubblicate da alcuni articoli di stampa e online mi sento in dovere di intervenire al fine di riportare correttamente lo svolgimento e l’esito della riunione svoltasi ieri a Roma alla sede del Nazareno a cui ho preso parte insieme ad Andrea Orlando, già Ministro della giustizia, il commissario Walter Verini, il Vice Presidente della Giunta regionale Fabio Paparelli e Donatella Porzi.
Un pieno diritto all’informazione deve essere assicurato a tutti cittadini soprattutto quando un partito che trova la propria essenza nei valori democratici sceglie ancora una volta di riaffermare gli stessi conformandosi a quei valori consacrati nei principi costituzionali”.

“Il nostro Segretario nazionale Nicola Zingaretti in diverse occasioni pubbliche ha già riaffermato la natura garantista del nostro partito. Il linea con tale posizione l’incontro di ieri ha trovato un costruttivo svolgimento al fine di affrontare la delicata questione politica che interessa la nostra Regione. Personalmente sono in totale sintonia con il mio segretario nazionale nell’affermare con forza che :” C’è solo una cosa peggiore del giustizialismo, ed è il giustizialismo di partito per il quale si fa dimettere una persona per l’interesse del partito…”. La mia cultura garantista e la mia militanza, sempre orientata al pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona, mi induce a rifuggire da facili strumentalizzazioni che non rendono onore al nostro partito ed alla storia democratica del nostro Paese. Ci sono dei valori fondamentali e universalmente riconosciuti che non possono essere sacrificati sull’altare degli interessi di parte o peggio di logiche personalistiche.
Su queste basi, appunto democratiche, che hanno trovato piena conferma e condivisione da parte di tutti partecipanti alla predetta riunione, l’Assemblea Legislativa, nella sua piena autonomia istituzionale, sarà chiamata ad esprimersi con il voto ed all’interno di essa il nostro gruppo a scegliere se trovare una sintesi unendosi nel principio garantista.