Perugia, Festival Internazionale del Giornalismo: 16esima edizione dal 6 al 10 aprile

Il centro storico di Perugia torna a ospitare il Festival del Giornalismo, in programma dal 6 al 10 aprile. Dopo due anni di stop forzato della manifestazione, sono attesi oltre 600 speaker provenienti da tutto il mondo. La sedicesima edizione è stata presentata oggi, giovedì 3 marzo, dai co-fondatori e direttori Arianna Ciccone e Christopher Potter, affiancati dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

“Per noi è stato un trauma rinunciare al festival a causa della pandemia e ora è una gioia sconfinata ritornare – ha affermato Ciccone -. Dobbiamo ringraziare i nostri partner istituzionali, Comune di Perugia e Regione, che hanno continuato a sostenere la manifestazione. La Regione ha anche accresciuto il suo impegno. Con le istituzioni c’è un rapporto costruttivo perché abbiamo un obiettivo comune: far sì che Perugia sia un palcoscenico internazionale e sia riconosciuta come una delle città più belle d’Italia. Grazie al Comune, in particolare, per la prima volta potremo contare su una location strepitosa come l’auditorium di San Francesco al Prato, che ospiterà tutti gli eventi per cui sono previste traduzioni”. Ciccone ha poi fatto il punto sul programma, che tocca più target d’interesse e si presenta “più forte e ambizioso che mai”.

La presidente Tesei ha sottolineato che “la Regione sostiene convintamente la manifestazione, la cui mancanza è stata molto sentita”. “Stiamo cercando il modo di stare vicini ai grandi eventi. Considero che un’informazione corretta, seria e approfondita, come quella promossa dal festival, aiuti tutti, anche il decisore politico. Il nostro territorio, inoltre, è un palcoscenico magnifico e si può distinguere proprioospitando eventi di qualità come questo”, ha concluso la presidente.

“Arianna Ciccone, Christopher Potter e tutti i membri della loro squadra ci sono molto mancati – ha detto il sindaco Andrea Romizi -. L’annullamento del festival è stata la prima grande rinuncia che abbiamo sperimentato a causa del Covid. Daallora è cresciuta la consapevolezza che il mondo sarebbe stato diversoper un arco temporale considerevole. Quindi, ora proviamo una grande gioia, non data certo dai tempi che viviamo, visto che il mondo nel frattempo non è migliorato, ma anzi terribilmente peggiorato. Pensiamo alle crisi che si susseguono:sanitaria, climatico-ambientale e ora anche militare. Il festival darà spazio a tutte queste problematiche che ci coinvolgono anche emotivamente”. Il sindaco ha anche rilevato che “in due annisono però migliorati i contenitori, come il teatro Morlacchi, oggetto di ristrutturazione, e San Francesco al Prato, ormai restituito alla sua incredibile bellezza e unicità. Siamo felici di metterli a disposizione di un evento di così alto livello”. “Per Perugia – ha concluso Romizi – è una grande opportunità tornare al centro del dibattito sull’informazione. Ma il confronto con speaker autorevoli è importante per tutti in questo momento segnato da confusione e disorientamento”.