PIla, a Villa Umbra il 1° Convegno programmatico regionale del CSI sotto la guida di Alessandro Rossi

Insieme: è questa la parola chiave scelta dal comitato regionale del CSI Umbria per il suo primo convegno programmatico del quadriennio 2021-2024. A guidare il nuovo corso Alessandro Rossi, da poco eletto presidente regionale che insieme all’intero Consiglio ha fortemente voluto l’ incontro tenutosi nelle sale di Villa Umbra, a Pila. Ad aprire i lavori, il classico momento di preghiera presieduto da Don Leonardo Romizi, assistente ecclesiastico regionale che sottolinea come il CSI è da sempre un sostegno concreto alle famiglie ed alla comunità tutta. Ufficialmente aperti i lavori è l’intervento del presidente Rossi ha sottolineare come sia finalmente possibile vedersi in presenza e quanto ciò sia di buon auspicio per la ripresa di tutte le attività dell’associazione. Un CSI Umbria che vuole, con il convegno programmatico, raccogliere tutti gli input, le problematiche, le idee, le esperienze dei suoi comitati locali e metterle insieme per poter predisporre i prossimi quattro anni di lavoro e di attività. La convention entrata nel vivo a metà mattina con l’istituzione di tavoli tematici in cui appunto si potranno concretizzare i lavori dell’assemblea. Tavoli di lavoro pensati per potersi confrontare e mettere a disposizione la propria esperienza, così nascono i sei laboratori tematici: quello dell’attività sportiva, della formazione, dell’ attività giovanile e oratori, delle arti marziali, delle discipline emergenti ed infine quello dove si sono riuniti gli assistenti ecclesiastici insieme ai presidenti dei Comitati locali. Queste le macro-tematiche affrontate durante il momento di approfondimento: un confronto a tutto tondo sulle attività, sui progetti, sulle difficoltà richiesto proprio dal consiglio del CSI Umbria in modo da poter improntare il lavoro nel prossimo quadriennio in maniera condivisa.

Alessandro Rossi (Presidente Regionale CSI Umbria): “Grazie per la vostra presenza così numerosa e finalmente… in presenza. Iniziamo il quadriennio e vogliamo per questo metterci in ascolto dei territori e sono felice di aver riunito tutti. Dobbiamo mettere le basi per questi quattro anni che ci attendono, da qui metteremo le basi per un percorso comune da fare. Oggi il Regionale vuole ascoltare il territorio: insieme dobbiamo costruire la nostra stagione sportiva sperando di poterla riprendere a pieno dopo questo periodo di stop. “Insieme” è la parola che vogliamo far emergere e che sento in molti interventi dei nostri dirigenti ma ora è il momento di farlo davvero per superare quelle che sono state le nostre difficoltà e lo dobbiamo alle nostre società e ai nostri giovani. Il Consiglio regionale dovrà fare solo una sintesi dei bisogni del territorio, ascoltarli e andare incontro alle varie esigenze. Vorremmo che da qui partano degli input importanti, capire inoltre se questaq pandemia ci ha insegnato qualcosa o no. Ci sono da rivedere situazioni, rilanciarne altre. Possiamo gratificare le nostre società sportive, i nostri giovani in altro modo? Siamo capaci di fare una proposta sportiva di senso e significato per i nsotri giovani? Ci sono molte attività che sono state riscoperte e a volte scoperte in questo lungo periodo di pandemia, sono sbocciate nuove discipline: i giovani le hanno intercettate. Vogliamo dargli continuità? C’è un evidente crisi a livello di associazionismo, di dirigenti. Dobbiamo fare in modo che i giovani si appassionino anche a questo, far sì che diventino i nostri dirigenti, i nostri animatori e non solo i nostri atleti. Noi e la chiesa: un altro dei punti che il Consiglio regionale vuole affrontare nel mandato. Dobbiamo riprendere quel dialogo con la Chiesa che ci permette di tornare dove siamo nati, dobbiamo fare una riflessione seria per capire quali strategie mettere in atto. Abitare le parrocchie, gli oratori, per essere vivi all’ interno della Chiesa, per fare attività per i giovani e rilanciare questo spazio. C’è bisogno di fare “cittadinanza attiva”, far capire alle istituzioni che il CSI c’è sul territorio, che è un’esperienza di aiuto per le comunità e collaborare con loro perché è l’unico modo per intercettare i bisogni dei territori. Attendo gli spunti, le idee, gli input dai singoli tavoli di lavoro per un solo obiettivo: la programmazione 2022 del CSI Regionale”.

A conclusione dei lavori della mattina, il convegno programmatico ha lasciato spazio all’incontro ufficiale del Consiglio regionale che sicuramente avrà molte idee e proposte da valutare per iniziare effettivamente a lavorare al nuovo corso del CSI Umbria. Primo step sicuramente la programmazione dell’anno in arrivo, il 2022, che si spera possa essere quello del ritorno appieno allo sport e all’aggregazione.