Vicenda Suarez, sospesi i vertici dell’Università per stranieri. L’inchiesta si allarga, trema la Juventus

Svolta nell’indagine sul caso Suarez. La Procura della Repubblica di Perugia ci va giù pesante nei confronti dei protagonisti che si adoperarono per favorire l’attaccante del Barcellona nell’esame di italiano necessario per ottenere il passaporto.  Proprio oggi la Procura ha disposto la misura interdittiva della sospensione, per otto mesi, dall’esercizio del pubblico ufficio. Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza  ha notificato poche ore fa l’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva  ai quattro destinatari. La misura , riferisce una nota del Procuratore capo Raffaele Cantone,  è destinata alla rettrice Giuliana Grego Bolli, al direttore generale Simone Olivieri ei ai professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Procura disponendo le misure cautelari, una misura che arriva a distanza di tre mesi dall’inchiesta sul presunto esame farsa. Per il Gip del Tribunale di Perugia esiste ” il concreto e attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti a idonea cautela, ripropongono condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento”.  I reati di cui sono accusati la rettrice Giuliana Grego Bolli e gli altri indagati sono rivelazione di segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e falsità ideologica in atti pubblici. Per il Procuratore Raffaele Cantone le attività investigative hanno ” significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all’organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame “farsa”, che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo B1 al noto calciatore uruguaiano”. Per la Procura  “è emerso che i contenuti della prova d’esame erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito e il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università “.  Ma per Raffaele Cantone le indagini non sono concluse in quanto ” gli accertamenti investigativi hanno consentito di comprendere come, nei primi di settembre, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’uuniversità tuttora in corso di approfondimento”.