Zona rossa tutta la provincia di Perugia e sei comuni del ternano. Linea dura

Altro che restrizioni mirate e puntuali, come aveva annunciato la Presidente della Regione Donatella Tesei. Quasi tutta l’Umbria, da lunedì prossimo, sarà zona rossa con restrizioni pesanti su ben 65 Comuni. Tutta la provincia di Perugia e sei comuni del ternano saranno costretti a fare i conti con le nuove disposizioni: chiusura di negozi, bar, ristoranti, centri commerciali . Spostamenti che saranno consentiti come durante il lockdown , cioè solo per motivi di lavoro, salute o necessità.  Sessantacinque i comuni interessati, tutti quelli del territorio provinciale di Perugia più Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, San Venanzo, Lugnano in Teverina e Montegabbione. La zona rossa inizierà lunedì 8 febbraio e durerà almeno fino al 21 febbraio. Le scuole saranno tutte chiuse, di ogni ordine e grado. Chiuse anche le scuole dell’infanzia e asili nido. Una decisione pesante che si ripercuoterà sulle famiglie umbre. Non si tratta quindi, come sembrava in queste ore, di un mini lockdown ma di una decisione che riguarda la stragrande maggioranza dei comuni umbri. Proprio ieri la governatrice Tesei  aveva annunciato che le restrizioni sarebbero state ” puntuali” e che avrebbero interessato ” le aree maggiormente colpite”.  Poi aveva aggiunto che non c’era ” bisogno di pensare a un lockdowwn”. In realtà con questa decisione si tratta di un “3/4” di lockdown , che esclude sostanzialmente i comuni di Terni, Orvieto e Narni. Il resto del territorio regionale è zona rossa.

 

LA NUOVA ORDINANZA

Alla luce dell’aumento del numero di casi Covid in alcuni territori umbri, nonché l’accertata circolazione nel territorio regionale di due varianti del virus, la Sanità umbra, sentito il parere del Comitato tecnico scientifico regionale e nazionale e seguendo anche le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità previste per questa tipologia di casi, ha delineato i provvedimenti inseriti, a seguito dell’interlocuzione con il Ministro della Salute, in una Ordinanza che prevede da lunedì 8 sino a domenica 21 febbraio misure restrittive (riconducibili a quelle previste nel Dpcm del 14 gennaio per la Fascia Rossa che sarà “rafforzata”) che riguarderanno tutti i Comuni della provincia di Perugia nonché Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione, San Venanzo in provincia di Terni.

   Per tutto il restante territorio regionale rimangono in vigore i provvedimenti previsti nel medesimo Dpcm per la Fascia Arancione già in essere, ai quali si aggiungono due provvedimenti in ambito sportivo successivamente specificati.

LE RESTRIZIONI –   L’Ordinanza, oltre alle norme Dpcm della Fascia Rossa, prevede che nei comuni sopra specificati saranno sospesi tutti i servizi socioeducativi per la prima infanzia – fino a 36 mesi di età –   pubblici e privati e i servizi educativi delle scuole dell’infanzia, statali e paritarie, mentre le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, svolgeranno esclusivamente le lezioni con modalità a distanza (dad). Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

   Negli stessi comuni è disposto il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, per l’intera giornata; il divieto di distribuzione di alimenti e bevande, mediante sistemi automatici (distributori automatici), che affacciano nelle pubbliche vie per l’intera giornata; il divieto di svolgimento delle attività sportive e ludiche di gruppo, nei parchi ed aree verdi, nonché il divieto di utilizzo delle aree gioco dei medesimi.

   Inoltre per le medesime zone non valgono le disposizioni dell’Ordinanza del 22 gennaio 2021 numero 7 di cui all’articolo 1, commi 3 e 4, ed agli articoli 4 e 5, in merito all’attività svolta dalle associazioni e circoli ricreativi e culturali. Infine, non sono consentite le attività venatorie.

  Per tutto il territorio regionale, invece, sono sospese le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto nonché lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale sia al chiuso che in spazi aperti, per gli atleti che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche ed amatoriali degli sport di squadra e di contatto (nelle zone a maggiore restrizione – i comuni dunque sopra indicati – sono vietati allenamenti e preparazione anche per gli sport le cui attività di gare e competizioni siano temporaneamente sospese in base ai provvedimenti e disposizioni delle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva).

  Il provvedimento sarà suscettibile di modificazioni in ragione dell’eventuale mutamento delle condizioni epidemiologiche.