Arresti Terni, a Palazzo Cesaroni scontro Liberati – Chiacchieroni

TERNI – La bufera che si è abbattuta su Palazzo Spada con gli arresti del sindaco e dell’assessore Bucari si riverberano a Palazzo Cesaroni, con uno scontro tra il capogruppo del M5S Andrea Liberati e quello del Pd Gianfranco Chiacchieroni. “Lo ripetiamo: siamo dinanzi alla fine di una classe dirigente e di un modo sbarazzino di trattare la cosa pubblica. A Terni, in Regione Umbria, nello Stato, non pochi hanno finora potuto illimitatamente fare disfare delle risorse collettive, senza render conto ad alcuno. Ora basta”: lo dice, facendo riferimento agli sviluppi dell’Operazione “Spada”, il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Andrea Liberati.

L’esponente del M5S ricorda, in una nota, “di avere denunciato da tempo e puntualmente la straordinaria valenza che riveste in Umbria il business delle coop, cui Comune di Terni e Regione hanno lucrosamente appaltato, o lasciato appaltare, tutto l’appaltabile, dal verde pubblico al sociale, dalla cultura alla Cascata delle Marmore, dai canili alla sanità, dalle mense all’immigrazione all’ambiente, talvolta con infinite e illegali proroghe, senza andare per il sottile, senza respingere l’inopportuno conflitto di interessi di chi sa di essere finanziato da alcune coop. Lo abbiamo detto in tempi non sospetti”. “Al di là del caso odierno – aggiunge -, troppe di queste ‘imprese’ pagano poco i lavoratori, spesso sotto i livelli minimi contrattuali. Talora assumono altrui dipendenti per ridurre ulteriormente loro diritti e tutele, mentre si ingrassano presidenti e consigli di amministrazione, si eleggono consiglieri e parlamentari, coartando il libero voto di maestranze, di giovani diplomati, di laureati, ignobilmente ridotti a servitù del ras di turno, alimentando di volta in volta correnti politico-partitiche nell’esclusivo scopo di proseguire disinvoltamente con tale andazzo, dissanguando gli enti pubblici, colpendo la libera impresa, affossando la possibilità per giovani e meno giovani di metter su famiglia”. Liberati evidenzia poi che “l’imminente ripristino dello Stato di diritto a opera della magistratura non esula il Pd da oggettive responsabilità politiche, dopo decenni di impunità, favorita anche da estese triangolazioni con l’opposizione tanto in Comune quanto in Regione Umbria”. “Ed è proprio alla Regione – sottolinea Liberati – che ora occorre volgere lo sguardo: noi abbiamo parlato chiaramente, mettendo in evidenza alcuni opachi scenari e clamorosi conflitti di interesse. E’ proprio in Regione che va aperto il nuovo fronte, ma gli organi di controllo potrebbero non averne il tempo: già, simul stabunt, simul cadent”.

“Trovo davvero curioso e singolare l’atteggiamento forcaiolo del consigliere Liberati, che sulle indagini e gli arresti di Terni sembra volersi sostituire alla magistratura inquirente, istituendo tribunali del popolo e praticando processi sommari”: lo dice il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Gianfranco Chiacchieroni. Intervenendo in un “dibattito che ci addolora, a cui non avremmo mai voluto assistere”. “Mi domando – si chiede Chiacchieroni in una nota – se anche i fatti di Roma prima o poi saranno giudicati da questo speciale tribunale popolare. Il ruolo imporrebbe maggiore cautela nell’affidare all’opinione pubblica certe affermazioni e non è emettendo sentenze che si attesta il proprio rispetto per il lavoro della magistratura, che mi auguro possa chiarire nel più breve tempo possibile la posizione delle persone coinvolte, che conosco come persone serie e oneste, e i fatti contestati”.

Il capogruppo di Fi Raffaele Nevi stigmatizza lo scontro: “Grillini e PD si scontrano, ma sono due facce della stessa medaglia e rappresentano il famoso teatrino della politica. Per il PD sono tutti onesti (non è la magistratura che deve giudicare?), per i 5 Stelle sono tutti colpevoli. Morale: la situazione rimane cristallizzata e non succede nulla. La cosa peggiore è che la città rimane paralizzata e si spreca altro tempo da dedicare al risanamento dei danni che chi governa ha prodotto. L’unica soluzione è quella che ha proposto Forza Italia. Dimissioni e elezioni il prima possibile e poi la magistratura chiarirà ciò che deve chiarire. Il resto è solo propaganda e irresponsabilità”.

 

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