Bilancio della Regione, ok da Palazzo Donini. Polemica M5S

PERUGIA – La Giunta regionale ha approvato il 4 ottobre il Bilancio consolidato della Regione per il 2016. Il tutto corredato dal parere positivo del Collegio dei revisori dei conti. La notizia arriva direttamente da Palazzo Donini che in questi giorni si è trovato al centro di un polverone sollevato dal Movimento cinque stelle proprio sul bilancio consolidato. Di “mistero” e “giallo” ha parlato la consigliera regionale Maria Grazia Carbonari, relativamente all’approvazione del documento, poi subito annullato.

“Da diversi giorni un nuovo mistero attanaglia la Regione. Nell’ennesima tragicomica gaffe, la Giunta Marini ha approvato e, inspiegabilmente, subito ritirato l’atto riguardante il Bilancio consolidato della Regione Umbria, violando così il termine del 30 settembre imposto dal D.Lgs. 118/2011 e incorrendo nelle sanzioni previste dalla legge
160/2016”. In merito a questo la Carbonari annuncia che chiederà “tutti i necessari chiarimenti nelle opportune sedi, ma non è facile capire le ragioni di tale ennesima imbarazzante figuraccia. Rimaniamo in attesa del nuovo documento approvato dalla Giunta e annunciamo fin d’ora i dovuti atti ispettivi per chiarire cosa sia successo e
non mancheranno i dovuti approfondimenti confrontando la bozza annullata con
quella che verrà successivamente approvata”.

“Oltre al fatto di per se grave – commenta l’esponente pentastellata -, è inammissibile che a quanto accaduto non ci sia stata una nota di chiarimento da parte della Giunta, segno ulteriore dello svilimento a cui da tempo sono sottoposti sia l’intera Assemblea legislativa che i cittadini umbri. E dire che proprio pochi giorni fa la Presidente Marini minacciava querele plurimilionarie al famoso giornalista che sulla stampa nazionale si chiedeva se il bilancio della Regione Umbria fosse redatto con ‘le regole del club di
Topolinia’”.

“La presidente Marini – aggiunge Carbonari -, invece di continuare con le sue azioni contro la stampa e l’opposizione, spacciando per vilipendio alla Regione Umbria quelle che sono legittime critiche al suo scadente operato, dovrebbe forse concentrarsi sul rispetto delle scadenze, fornire le dovute spiegazioni all’Assemblea legislativa (sistematicamente snobbata) e, magari – conclude -, scoprire un pizzico di umiltà”

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