Cannara, La Lega Nord: “No alla trasformazione degli Irre in fondazione, sarebbe una privatizzazione”

CANNARA – La battaglia politica, dopo la caduta dell’amministrazione del sindaco Gareggia, non si placa. E ora si focalizza sugli IREE, al centro della polemica e delle accuse reciproche. Dopo Valore Comune, anche la Lega Nord si è concentrata sull’argomento. “A Cannara – dice il responsabile locale Stefano Pastorelli – oramai danno per scontata la scelta della trasformazione in Fondazione da parte del Consiglio di Amministrazione programmato per l’08/06 come errore madornale”. Nel CDA dell‘IRRE ed in particolare da parte dei tre consiglieri scelti da Gareggia il volere è solo uno, privatizzare”.  “La Lega -proseguono Pastorelli e Tardioli – è contro la scelta di regalare una Farmacia e una Scuola; le entrate, anzi gli utili della farmacia, mantengono la scuola materna anche essa l’unica del Comune con oltre 100 bambini iscritti, perché disperdere questo Patrimonio?. Come mai allora questa scelta?”.

“Siamo sicuri – proseguono – che il gettone del CDA della futura Fondazione poi sarà pari a zero come quello degli attuali consiglieri?. Lo sanno i consiglieri che in caso di scelta della fondazione si dovrà andare ad un rinnovo delle cariche, chi rinominerà il CDA ? Quindi chi sono i veri attori di questa commedia?  La Scuola materna ora è paritaria e fino ad ora ha ricevuto sia contributi ministeriali che contributi da parte dell’ Amministrazione Comunale e di fatto essendo l’unica del paese, prosegue Tardioli, se la Scuola non riuscisse più  a mantenersi chi andrebbe in aiuto, con quali soldi? Sicuramente i consiglieri di Gareggia ci diranno che la Fondazione è l’unico modo di reperire fondi extra o addirittura partecipare ai progetti comunitari, oramai i progetti comunitari e il PSR sono la panacea che risolvono tutti i problemi di tutti i bilanci, peccato che poi la Fondazione non potrà partecipare ed inoltre  i progetti bisogna anche vincerli”.

La Lega Nord quindi si appella al commissario prefettizio, chiedendo “che non avalli la scelta scellerata di trasformazione in fondazione, non vogliamo credere alle voci di paese che comunicano la prossima vendita ad ignoti della Farmacia, si ignoti perché la Fondazione se dovrà o vorrà alienare non ha bisogno di evidenza pubblica quindi al miglior offerente?. Confidiamo solo che questi beni negli anni apportati per fini pubblici debbano rimanere al sevizio della collettività e non al sevizio di pochi e che il Commissario Prefettizio negli adempimenti di legge sappia sapientemente vigilare”.

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