Farmacie Terni, Filcams Cgil: “A fine anno default irreparabile e messa in liquidazione”

TERNI – La Filcams Cgil di Terni produce nuove memorie al Ministero, alla Corte dei Conti e al Tar dell’Umbria in merito alla situazione delle farmacie ternane.

“Quando nel 2014 – spiega il sindacato – siamo stati chiamati dal Consiglio di amministrazione delle farmacie comunali di Terni per discutere del nuovo Piano industriale, ci siamo confrontati e, forti delle esperienze già condotte dalle farmacie sociali europee, abbiamo dato il nostro assenso, successivamente tradotto in una delibera dello stesso consiglio comunale di Terni”.

“Il Piano – continua la nota – prevedeva la realizzazione della ‘Farmacia dei servizi’, cioè l’inserimento nelle farmacie comunali dei servizi infermieristici e fisioterapici, le analisi di prima istanza (glicemia, colesterolo, HDL, LDL, TG), l’elettrocardiogramma online con relativa refertazione in collaborazione con il servizio di telecardiologia dell’INRCA di Ancona, l’holter pressorio con referto rilasciato da BIOTECH-MED di Varese, la realizzazione di un laboratorio galenico particolarmente specializzato, il servizio di nursey, i test per le intolleranze alimentari, le giornate dedicate alla prevenzione della fibrillazione atriale, dell’insufficienza venosa e del diabete, le consulenze dermocosmetiche eseguite da personale specializzato, l’analisi del capello e del cuoio capelluto effettuati con macchinari all’avanguardia, incontri con specialisti per consulenze psicologiche, dietetiche e nutrizionali, il CUP diffuso in tutte le farmacie, una numerosa gamma di ulteriori servizi e prodotti a mercato calmierato per la promozione dei parafarmaceutici di marca”.

“Nel 2015 il Piano industriale è stato avviato ed ha prodotto ottimi risultati: 500 mila euro di fatturato in più, 16 mila nuovi clienti, migliaia di ricette in più ed il bilancio awiato verso traguardi economici di redditività”.

“A Terni, a differenza delle altre realtà della Regione, il treno in corsa è stato fermato: a metà del 2016 la giunta comunale ha stabilito che il personale delle farmacie dovesse essere drasticamente ridotto e, di conseguenza, si è proceduto a ridurre gli orari di apertura delle farmacie ed i servizi erogati. Le farmacie hanno perso clienti e fatturato ed il bilancio è nuovamente in perdita.

Poi il Comune ha deciso per la vendita, perché ha spalmato il proprio piano di rientro finanziario su 5 anni, anziché sui 10 consentiti dalla legge, perdento tra l’altro i 4 milioni di euro che in dieci anni le farmacie avrebbero dato al Comune proprio grazie al Piano industriale”.

“A fine anno – conclude la nota sindacale – si arriverà ad un default irreparabile e alla messa in liquidazione presso il Tribunale. A quel punto le farmacie comunali di Terni potranno essere acquistate a prezzi stracciati».

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