Foligno, 70 anni fa il primo Consiglio comunale, Mismetti richiama all’unità

FOLIGNO – Settanta anni fa si insediava a Foligno il primo Consiglio comunale dopo la liberazione della città dal nazifascismo e le prime elezioni libere, democratiche e a suffragio universale. Era il 24 aprile del 1946, le elezioni c’erano state il 31 marzo. L’importante ricorrenza è stata ricordata stamani nella sala consiliare del Comune, presenti fra gli altri la vice presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, e la presidente del Consiglio regionale, Donatella Porzi, che hanno anche firmato il Libro d’onore della città.
Ha introdotto i lavori il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia, ricordando l’importanza della partecipazione della popolazione dopo il periodo bellico. E’ stato sottolineato che le prime elezioni amministrative furono il primo passo verso la costruzione di uno Stato democratico, che ha poi aperto le porte alla Repubblica nata con il referendum del 2 giugno 1946 e alla Costituzione democratica. Il primo Consiglio comunale era composto da 40 cittadini, eletti tra le fila di cinque partiti: PCI (7.942 voti), DC (6.470 voti), PSI (5.062 voti), PRI (2.760 voti) e PLI (607 voti). Tra i primi consiglieri comunali c’erano operai, studenti, avvocati, contadini, insegnanti, imprenditori, ferrovieri, impiegati, tipografi, artigiani. Una volta eletti, per entrare in Consiglio comunale, secondo quanto previsto dalla legge, era necessario sostenere la prova dell’alfabetismo, tanto che l’elezione di uno dei consiglieri non venne convalidata. Venne eletto sindaco il partigiano comunista Italo Fittaioli.

Nel suo intervento il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha posto l’accento sul fatto, che, tra i consiglieri comunali, c’erano personalità che negli anni successivi “svolsero ruoli importanti al livello locale e nazionale tra cui Giuseppe Salari, Luciano Radi, Benedetto Pasquini, Sante Brinati. Il primo Consiglio comunale, pur operando in un contesto di grandi difficoltà, grazie alla tenacia e alla levatura morale di tanti suoi protagonisti, tracciò la strada per fare in modo che Foligno si risollevasse dalle rovine della guerra. Erano tempi difficili, ma in cui c’era l’entusiasmo di ricostruire”.

Mismetti ha anche lanciato un appello all’unità e alla responsabilità, facendo riferimento, tra le righe, alla crisi politica interna alla maggioranza e non solo che sta condizionando l’attività della più importante assemblea cittadina. Pochissimi però i consiglieri comunali presenti all’iniziativa.

“Negli anni – ha detto il sindaco – il Consiglio comunale di Foligno è cambiato, sono cambiati i partiti, le persone, il contesto economico e sociale, ma ha sempre svolto con grande intensità il ruolo di momento unificante, guidando i passaggi che hanno segnato la storia della città e del Paese. C’è bisogno che ogni Consiglio comunale svolga con responsabilità l’impegno assunto per conto dei cittadini, facendo prevalere sempre l’interesse generale della comunità. Si deve avere la consapevolezza che le istituzioni non possono essere teatro di beghe interne a gruppi e partiti, ma luogo di confronto per dare risposte a grandi e piccoli problemi della comunità. IFullSizeRender (71) diversi punti di vista e le ambizioni anche individuali spesso mettono in secondo piano la città e la comunità. Viviamo tempi di forte disagio e di difficoltà, ma anche di grandi cambiamenti e opportunità e c’è bisogno di maggiore responsabilità e più senso di appartenenza. Impegni e ruolo devono essere assunti per servire la comunità.
Troppo spesso – ha sottolineato ancora Mismetti – assistiamo a Consigli comunali rinviati per mancanza del numero legale. Non deve esserci distinzione tra maggioranza o minoranza, ma tutti i consiglieri comunali eletti hanno il dovere di contribuire al buon funzionamento degli organismi. E’ così che si fa il bene della comunità! Per governare occorre spirito di servizio, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori. Se questo dovesse venir meno, ognuno deve assumersi responsabilità politiche e individuali. In questo momento difficile, segnato da una crisi generale, è necessario che i partiti recuperino l’aspetto più profondamente umano della politica e che siano strumenti a servizio del bene comune, nel rispetto dei cittadini e delle istituzioni. Al tempo stesso, le istituzioni hanno il dovere di recuperare il loro ruolo primario: dare risposte ai bisogni delle persone e garantire coesione sociale. Per superare il periodo storico che stiamo vivendo, dobbiamo riscoprire e promuovere quei valori e principi che animarono il primo Consiglio comunale di Foligno. Libertà, democrazia, uguaglianza, giustizia, coesione sociale, pace, solidariFullSizeRender (70)età, generale senso di appartenenza e amore per la città”.

Dopo Mismetti – presenti anche due classi di studenti degli istituti superiori di Foligno – è intervenuta la presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi, che ha evidenziato il ruolo importante svolto dalle donne a Foligno e in Umbria, in generale, “a partire da quando è ricominciata l’esperienza della democrazia”. Porzi ha anche lanciato un appello ai giovani a “partecipare alla vita politica intesa non come scalata personale, ma come servizio alla comunità”.

Per la vicepresidente della Camera dei deputati, l’on. Marina Sereni, “oggi, come 70 anni fa, il Consiglio comunale è il cuore della comunità. Allora si scelse di ricostruire a partire dalla dimensione comunale per riavvicinare la popolazione alle istituzioni”. Nel processo di crescente impegno delle donne in politica, La Sereni ha osservato che “c’è voluto molto tempo perché le donne assumessero un ruolo nelle istituzioni parlamentari. Basti pensare che solo nel 1976, con Tina Anselmi, una donna ha fatto parte del governo, e solo tre anni dopo, Nilde Jotti, è diventata presidente della Camera dei deputati”.FullSizeRender (69)

Lo storico Antonio Nizzi ha ripercorso i passaggi della storia democratica cittadina ricordando i principali personaggi che hanno assunto incarichi di responsabilità.

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