Gara dei rifiuti all’Ati1, l’Anac conferma i dubbi dell’Esa: “Bando equivoco e tempistica singolare per la presentazione della documentazione”. Richiesta una relazione

GUALDO TADINO –  Prende una piega inaspettata la gara per l’affidamento in concessione del servizio pubblico locale di gestione integrata dei rifiuti nell’Ati1 dell’Umbria, a seguito dell’esclusione di Esa, l’azienda municipalizzata di Gualdo Tadino. Una gara che affida il servizio ad un unico gestore per 15 anni per un importo di circa 300 milioni di euro. Inaspettata perché l’Eco Servizi Appennino non ha accettato la sua esclusione passando al contrattacco, prima con la richiesta dell’allungamento dei termini per la partecipazione alla gara, poi con un ricorso al Tar e una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione. Anac che ha risposto, chiedendo una dettagliata relazione all’Ati1 sullo stato della gara e, di fatto, confermando i dubbi avanzati dall’azienda gualdese.

L’Autorità governativa presieduta da Raffaele Cantone non prende decisioni clamorose, ma vuole vederci chiaro e chiede “una dettagliata relazione che illustri lo svolgimento della gara, indicando, tra l’altro, i partecipanti, l’affidatario, il Codice identificativo gara, la data di stipula del contratto, la data di inizio esecuzione, lo svolgimento dell’esecuzione e indicando eventuali criticità e contenziosi”. L’intenzione è quindi quella di andare fino in fondo ad una gara alla quale avrebberaffa partecipato un raggruppamento di Sogepu e Gesenu. Nella sua risposta indirizzata all’Ati1 e al presidente di Esa, Anac ripercorre le tappe della vicenda, a partire dalla segnalazione dell’illegittimità di alcune clausole dell’avviso di gara relativo all’affidamento del servizio. Non si tralascia il fatto che l’oggetto dell’avviso fosse stato “eccessivamente indeterminato e il tempo assegnato per la presentazione delle domande (30 giorni) troppo breve”. Motivi che hanno spinto alla richiesta di una proroga, non concessa. Si è proseguito con il ricorso al Tar, “chiedendo l’annullamento della gara”. Qui il passaggio più critico: “ad una prima lettura della documentazione, si osserva che il bando – sulla base della sua impostazione – potrebbe generare equivoci. Infatti, da un lato si è proceduto alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e sulla Gazzetta Europea di una procedura ristretta, dando così alla gara una veste formale; dall’altro, poiché l’oggetto della gara risulta essere una concessione, si è inteso introdurre una serie di deroghe”. Un equivoco che ha indotto la stazione appaltante a ritenere “che il bando avesse lo scopo di produrre, da parte degli operatori interessati una semplice manifestazione di interesse e non piuttosto la domanda di partecipazione alla gara, trattandosi di procedura ristretta e cioè di una gara formale. Inoltre, in questo contesto, alla manifestazione di interesse/domanda di partecipazione è stato assegnato un termine limitato di 30 giorni per la sua presentazione. Infine – spiega l’Anac – è risultato alquanto singolare che tale tempo sia coinciso in pieno con il periodo feriale estivo”. Il periodo in cui era possibile presentare la documentazione era compreso tra il 27 luglio e il 27 agosto dello scorso anno.

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