Gualdo Tadino in festa per il Beato Angelo, sottosegretario Bocci: “Con unità territorio supereremo difficoltà”

GUALDO TADINO – Festa nella Città della Ceramica per il Patrono, il Beato Angelo. La giornata è iniziata con la consegna del Premio Beato Angelo, il riconoscimento che l’amministrazione consegna dal 1992 a quelle persone che si sono distinte, dando lustro al nome della città. La cerimonia della consegna è avvenuta in una sala del consiglio comunale stracolma e con la partecipazione di tantissime autorità. Non è mancato il sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci, la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi, il consigliere regionale Andrea Smacchi. Presenti anche il vescovo Domenico Sorrentino, il neo prefetto Raffaele Cannizzaro, il questore Carmelo Gugliotta, il generale dei carabinieri, comandante della Legione Dell’Umbria Francesco Benedetto e il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale.

“Siamo una comunità che non si è mai arresa e non si piange addosso – ha detto il sindaco Massimiliano Presciutti – e oggi lo ribadiamo in una giornata di orgoglio gualdese”. “È’ sempre bello ritrovarsi insieme per la festa del Patrono – ha detto il sottosegretario Bocci – al quale va rivolta una preghiera per un territorio che soffre. Se dovessimo chiedere al Beato Angelo una attenzione particolare, chiederemmo più lavoro. È il lavoro che ci permette di riappropriarsi della dignità, il lavoro è speranza, è costruirsi il futuro”. Se da un lato c’è l’emergenza, Bocci ha sottolineato anche “l’espressione bella del territorio, la grande unità che dimostriamo attraverso i tanti colori delle uniformi che vedo. L’unità di chi rappresenta le uniformi e di chi le ha rappresentate è la condizione migliore per stare insieme per costruire l’unità, nella consapevolezza che ce la possiamo fare a superare questo momento”.

Il Premio Beato Angelo in questo contesto è andato al Radio Tadino, storica emittente gualdese che ha festeggiato i 40 anni di trasmissioni. Menzioni speciali sono andate alla memoria del dottor Vincenzo Venarucci, alla Società del Monte e al Comando Stazione dei Carabinieri di Gualdo Tadino. Per Venarucci ha ritirato la targa la vedova, per la società del monte due storici soci. Per i carabinieri è stato il generale Benedetto a voler ringraziare per il riconoscimento: “la cosa più bella e’ vedere tante uniformi che collaborano in una realtà in cui si riesce a fronteggiare ogni situazione. Una collaborazione che ha portato al recupero delle preziose opere trafugate la scorsa estate”. Il Premio per Radio Tadino è stato ritirato da una delegazione, capitanata da Giancarlo Pascolini: “Vorrei che questo premio possa essere ridistribuito alla città, perché è di tutti”.

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