Gubbio cultura, il consiglio comunale verso la liquidazione della società

GUBBIO – Il consiglio comunale è riunito per decidere il futuro della Gubbio Cultura e Multiservizi. All’ordine del giorno lo scioglimento e la messa in liquidazione della società. Seduta iniziata all’insegna della tensione, con il M5S che ha chiesto il rinvio dell’atto e l’istituzione di una commissione d’inchiesta. Richiesta bocciata dalla maggioranza, così come quella del consigliere Luca Barilari (Pd), che ha chiesto di anticipare la sua interrogazione, messa, insolitamente, in coda all’ordine del giorno. Sotto tiro il presidente del consiglio comunale Giuseppe Biancarelli, che Francesco Gagliardi, consigliere di Centrodestra, ha definito “inadeguato”, invitandolo alle dimissioni.

Seduta animatissima che è andata avanti fino alle 13, quando si è deciso di interrompere per pranzo, rimandando la ripresa alle 15. Al netto delle polemiche, la difesa del sindaco Filippo Mario Stirati all’atto è stata netta e senza tentennamenti. “Si sono tutti i dati che ci permettono di assumere decisioni”, ha detto il primo cittadino stigmatizzando anche l’atteggiamento di chi “ha provveduto anche a scegliere l’ultimo amministratore”. “Sarebbe paradossale e ipocrita – ha detto Stirati – tirare la croce addosso a chi vuole aprire una finestra di trasparenza sulla situazione”. Ribadita anche la ferma intenzione di tutelare i servizi svolti dalla Gubbio cultura e la strada della liquidazione sarebbe l’unica, in quanto la ricapitalizzazione sarebbe attenzionata dalla Corte dei conti.

Attacchi senza quartiere dalle opposizioni e difesa d’ufficio in maggioranza. “Nessuno di noi può avere un quadro complessivo della situazione – ha detto il consigliere Virna Venerucci (Pd) – ma siamo politici e siamo chiamati a delle riflessioni. Concordiamo sull’importanza della Gubbio cultura ma profondi sono i dubbi sulla liquidazione”.

Nel corso della giornata gli aggiornamenti

 

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