Il Viminale dà il via libera per i dati sull’accoglienza

PERUGIA – Il Movimento 5 Stelle, tramite il capogruppo al Comune di Perugia, Cristina Rosetti, vuole andare a fondo sulla questione inerente la richiesta di documentazione relativa all’accoglienza degli immigrati in strutture del capoluogo umbro, dato che la posta in gioca è piuttosto alta: si parla di 47 milioni di euro da destinare a tale scopo tramite gara nella provincia di Perugia. E con queste cifre la massima trasparenza è d’obbligo. Si tratta dell’investimento pubblico più imponente che l’Umbria abbia mai effettuato nell’ultimo biennio. Per questo motivo la Rosetti ha cominciato ad indagare per aver maggiori lumi sulla questione. Sin dallo scorso febbraio ha fatto domanda alla Prefettura per avere accesso agli atti di gara e alla lista con gli accordi siglati dalla Prefettura con i soggetti aggiudicatari, oltre alla copia degli atti di liquidazione e il relativo pagamento delle prestazioni svolte. Ma tali atti gli sono stati sempre negati. La tenace grillina, non a caso anche avvocato, non ha demorso e ha deciso di fare ricorso al Ministero dell’Interno. Il battage dei pentastellati alla fine ha sortito effetti positivi. Il Viminale ha dato parere favorevole per l’accesso agli atti per capire le modalità con cui sono stati sottoscritti gli affidamenti, effettuati i pagamenti, portate a termine ispezioni e controllo, eventuali atti di contestazione di inadempimenti, i bilanci degli aggiudicatari, l’indicazione delle strutture presenti negli atti di partecipazione alle gare dai soggetti partecipanti per l’accoglienza a favore dei migranti. «Il Ministero dell’Interno ci ha dato ragione – dichiara la Rosetti – poiché la Prefettura non può esimersi dal fornirci i dati sugli appalti per le strutture destinate all’accoglienza degli immigrati. Il Ministero dell’Interno ha chiarito alla Prefettura che il diritto di accesso civico non può essere respinto tout court e stabilisce che anche gli atti ispettivi e di controllo devono essere resi ostensibili, salvo differimento, se vi sono possibilità che l’ostensione danneggi eventuali procedimento amministrativi in corso, ma il diniego totale non è ammesso». I 5 Stelle sostengono che «da Roma sono stati chiari. Effettuata una rivalutazione delle condizioni che favoriscono la più ampia tutela del diritto alla conoscenza, si ritiene di accogliere favorevolmente la richiesta di riesame relativamente agli atti di liquidazione e pagamento. A ciò si aggiunge, il diritto di accesso, differito, agli atti ispettivi e di controllo. La Prefettura dovrà comunicare il termine del differimento – concludono i Grillini –, se c’è un effettivo problema di danno ad eventuali procedimenti in atto, ma non in maniera totalmente discrezionale». Del resto l’elevato numero di immigrati presenti nel capoluogo umbro, impone di conoscere più nel dettaglio come verranno spesi i soldi pubblici. E tra l’altro, ci sono delle strutture comunali, come l’Ostello di Ponte Felcino, che dovrebbero essere destinate a un turismo low cost e non messo a disposizione dei richiedenti asilo. “Come fa l’Ostello di Ponte Felcino a figurare – si chiede la Rosetti –, vista la convenzione con l’AIG, destinata ad altri scopi? E, che dire degli atti autorizzatori che permettono di superare il limite di capienza di talune strutture destinate all’accoglienza?”.  Con soddisfazione e anche un po’ di orgoglio la pentastellata conclude: “Finalmente, a inizio settembre il Ministero dell’Interno chiarisce alla Prefettura che il diritto di accesso civico non può essere respinto tout court e stabilisce che anche gli atti ispettivi e di controllo devono essere resi ostensibili, salvo differimento, se vi sono possibilità che l’ostensione danneggi eventuali procedimento amministrativi in corso, ma il diniego totale non è ammesso”. E ora si attende soltanto che la Prefettura possa pubblicare gli atti inerenti le nuove convenzioni.

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