Inchiesta rifiuti, nuovo interrogatorio per Sassaroli

PERUGIA – Così si smaltiva il percolato, che nelle carte veniva definito “concentrato”. Emergono sempre maggiori dettagli dell’inchiesta sui rifiuti, che ha toccato Gesenu e Gest. “Mi disse che l’azienda avrebbe organizzato uno smaltimento fittizio di concentrato. In tale occasione dovevamo verificare che la ditta incaricata dei trasporti predisponesse un formulario con la dicitura concentrato, ma che nella realtà era percolato”. Il fatto è raccolto nella richiesta di misura  cautelare a carico di Luca Rotondi, il responsabile di Borgoglione. Il dipendente racconta anche che la prima volta che arrivò il carico gli fu concesso un codice corretto, non essendone informati.

Dopo il primo interrogatorio intanto, Sassaroli intanto tornerà domani in Procura per affrontare il ruolo dei responsabili degli impianti. Se irregolarità ci sono state – ha detto nel suo primo interrogatorio – lui non ne era al corrente, la responsabilità è di altri livelli nella società. Proprio vista la strategia di Sassaroli, emerge il ruolo di Giuliano Cecili, il coordinatore gestionale per Pietramelina e Ponte Rio. Cecili è stato tirato in ballo da diversi operatori, che hanno parlato di aver eseguito i suoi ordini.

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