Ospedale di Foligno, il chirurgo Mariani pronto a ritirare le dimissioni. Barberini: “Serve una migliore organizzazione delle competenze”

FOLIGNO – Il dottor Enrico Mariani, primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Foligno, non lascerà il presidio sanitario folignate. Secondo indiscrezioni, provenienti da fonti attendibili, il medico sarebbe infatti pronto a ritirare le dimissioni recentemente rassegnate, restando almeno un altro anno alla guida della struttura. Mariani – considerato uno dei più grandi chirurghi del centro Italia – aveva deciso di andarsene, anticipando di oltre un anno il suo pensionamento, dopo alcuni contrasti con la direzione generale sulla riorganizzazione della struttura complessa di chirurgia multidisciplinare di Foligno. Un’unità operativa di eccellenza, che vanta oltre tremila interventi l’anno, realizzati con tecniche innovative e particolarmente all’avanguardia, soprattutto in ambito oncologico, collocandosi ai vertici regionali per qualità e volume di operazioni e rendendo l’ospedale di Foligno un punto di riferimento importante in Umbria e non solo. Mariani avrebbe cambiato idea dopo le manifestazioni di affetto e stima ricevute dall’intera comunità folignate, compresi diversi soggetti istituzionali. A incidere sarebbe stato anche un intervento in extremis della direzione generale della Usl 2 dell’Umbria, che avrebbe garantito al primario le giuste condizioni per rendere più efficiente il reparto e assicurare la prosecuzione di tutte le attività svolte dallo stesso, al momento della sua quiescenza.

Sulla vicenda interviene il consigliere regionale del Pd Luca Barberini, evidenziando che “se la notizia venisse confermata, sarebbe motivo di soddisfazione per tutti, vista la riconosciuta professionalità del dottor Mariani che ha qualificato in maniera importante l’ospedale di Foligno e lo stesso sistema sanitario regionale”. “In tal modo – rileva Barberini – si risolverebbe un’incertezza che avrebbe portato a una riduzione dell’attività dell’ospedale di Foligno, che non può certo permettersi di perdere un’eccellenza come la Chirurgia. Alla luce di tutto ciò, va costruito un percorso serio che porti a una migliore organizzazione e valorizzazione delle competenze in ambito sanitario: in un’ottica di efficientamento è necessario un maggiore coordinamento dei presidi ospedalieri, soprattutto di quelli nello stesso territorio, come ad esempio Foligno e Spoleto”.

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