Perugia, l’ultimo saluto a don Elio Bromuri

PERUGIA – Cattedrale di San Lorenzo stracolma e tanta, tantissima commozione per l’ultimo saluto a don Elio Bromuri, lo storico sacerdote direttore de La Voce. Una figura importantissima per Perugia, che si è distinta per il suo impegno a favore del dialogo, dell’ecumenismo e dell’accoglienza. A lui si deve infatti il Centro di accoglienza così come il Centro ecumenico e il Consiglio ecumenico delle chiese perugine, dove i rappresentanti di tutte le religioni presenti a Perugia si possono incontrare.

Il suo impegno per l’integrazione è stato ripagato anche dai tanti presenti al suo ultimo saluto. C’erano in chiesa due sacerdoti ortodossi e l’imam di Perugia. Presenti anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, la presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi, il consigliere regionale Andrea Smacchi. Per il Comune di Perugia il presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano, l’assessore Waguè e il consigliere Otello Numerini. Ad officiare il cardinale Gualtiero Bassetti.

“Era un vero perugino – ha detto Bassetti nell’omelia – e per lui mettere tutti intorno ad un tavolo era un servizio. Si è distinto nel mondo dell’accoglienza e attraverso il lavoro con l’organo informativo della diocesi”. Bassetti ha voluto anche leggere stralci del testamento di Bromuri, in cui si ricorda la sua collaboratrice e in cui ci si affida a Dio: “Ho combattuto una bella battaglia – ha scritto – ho conservato è difeso la fede cattolica. Mi sono impegnato per aprire varchi di dialogo. Ora mi affido alla divina misericordia invocando la protezione della Madonna e chiedo perdono a Dio per le mie colpe e alle persone che avessi involontariamente offeso”.

In chiusura i messaggi di cordoglio di persone che gli erano state particolarmente vicine nelle varie attività svolte. Prima il presidente Varasano ha letto un messaggio del sindaco di Perugia Andrea Romizi, che ha sottolineato lo spessore di Bromuri. “Mancherà la sua propensione all’accoglienza – ha detto – ma lascia a tutti il suo insegnamento, quello della necessità di comunicare la carità”. Per il centro ecumenico anche Annarita Caponera ha ricordato le parole di Bromuri: “Se andiamo all’essenziale – ha ricordato – anche tutte le chiese saranno unite”. Carlo Cirotto per il centro d’accoglienza ha citato il Vangelo: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere. Quello era programma di vita di don Elio”. Per La Voce ha preso la parola Maria Rita Valli, che ha ricordato le doti che lo hanno sempre contraddistinto: rispetto, umiltà e grande capacità di ragionamento.

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