Perugia, rimodulato il trasporto pubblico: ecco i tagli

PERUGIA – La Giunta comunale ha approvato, nella seduta odierna, il programma di esercizio estivo delle linee di TPL, sulla base di una rimodulazione che sarà in vigore dal 11 giugno -lunedìprossimo- al l’11 settembre di quest’anno.

Nel dettaglio, si tratta di una riduzione delle frequenze di transito per circa 95mila km complessivi, pari a 200mila euro di spesa, delle seguenti linee:

  1. Linea N – la frequenza di esercizio passa da 30 a 45 minuti;
  2. Linea Q – la frequenza di esercizio passa da 30 a 40 minuti;
  3. Linea D – la frequenza di esercizio passa da 40 a 60 minuti
  4. Linea R – la frequenza di esercizio passa da 30 a 45 minuti;
  5. Linea H – la linea viene soppressa e surrogata dalle altre linee della rete (G-F-I-A-) il cui orario rimane invariato durante l’intero periodo estivo.

La rimodulazione si è resa necessaria a causa del protrarsi dell’iter burocratico particolarmente complesso per la nascita dell’Agenzia Regionale della Mobilità, che non ne ha permesso al momento l’attivazione prevista per quest’anno.

Ciò, di conseguenza, ha fatto si che i 200mila euro di contribuzione previsti per il trasporto perugino -per cui l’amministrazione comunale aveva previsto in bilancio un risparmio di uguale misura- siano venuti meno, con la conseguente necessità di rivedere le frequenze del TPL cercando di minimizzare al massimo i disagi per i cittadini.

“Si tratta di una soluzione temporanea che tiene conto, da un lato, delle esigenze di bilancio dell’ente e, dall’altro, delle esigenze degli utenti. -ha spiegato l’assessore alla MobilitàCristiana Casaioli- Il servizio è comunque garantito, in un periodo come quello estivo in cui c’èminore richiesta di trasporto pubblico.”

Già in passato, peraltro, si èsempre attuato nel periodo estivo, in concomitanza con la chiusura delle scuole, una riduzione delle frequenze per cinque settimane. Quest’anno, di fatto, è stato necessario farlo per un periodo più lungo.

Obiettivo dell’enteècomunque quello di efficiente al massimo il servizio -sia in termini di chilometri che di costi- nell’ambito del nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile.

“Per il PUMS siamo adesso nella fase finale -ha confermato Casaioli- ma, purtroppo i tempi di attuazione dipenderanno da quando la regione deciderà di mettere a gara il TPL.”

Il costo del il trasporto pubblico a Perugia ammonta a 20 milioni annui, di cui 14 sono a carico del Comune.“La Regione Umbria -conclude l’assessore- copre il 60% del TPL su gomma di Perugia, contro l’80% di altri comuni più piccoli. Se facciamo il paragone con altri capoluoghi di regione, come Bologna, dove la spesa in questione è pari a 60 milioni, tutti interamente coperti dalla Regione Emilia Romagna e dove il comune spende solo 2 milioni a copertura di azioni di agevolazione per certe categorie di utenti, la differenza è abissale.”

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