Perugia, trovato morto a Fontivegge: nuova sospetta overdose. Terzo episodio in pochi giorni nella regione

PERUGIA – Nuova morte per sospetta overdose. Questa volta, a tarda notte, è stato trovato il corpo di un uomo di 55 anni. Il cadavere era in un luogo isolato e frequentato da tossicodipendenti tra via Cortonese e Fontivegge, lungo i binari, una casa abbandonata delle Ferrovie, poco lontano dal cavalcavia. A dare l’allarme un uomo che ha visto il corpo. Il cinquantenne non aveva documenti con sé. La scientifica e il medico legale stanno lavorando quindi per l’identificazione e per stabilire la causa del decesso.

Da capire se sarà confermata l’ipotesi overdose. Nel luogo del ritrovamento c’erano infatti numerose siringhe e non si sa se una di queste sia stata usata. Se gli esami, probabile la disposizione dell’autopsia, confermassero l’overdose, sarebbe la terza morte in pochi giorni, dopo la 37enne morta a Perugia e il 29enne a Foligno. L’altro ieri il caso di Perugia: una donna di 37 anni, di origini campane, ma da tempo residente nel capoluogo umbro, è stata trovata morta in tarda serata al parcheggio della Pellini. Accanto a lei la figlioletta di cinque mesi che era seduta nel seggiolino all’interno dalla vettura che piangeva. Le indagini avrebbero immediatamente virato su una possibile overdose, nelle vicinanze infatti sarebbe stata anche rinvenuta una siringa.

A Foligno invece, due giorni fa, Omar Pilotti, un ventinovenne di Sant’Eraclio è stato trovato morto nello scantinato dell’abitazione. Il ragazzo non rispondeva da qualche giorno alle chiamate ed è stato ritrovato solo grazie all’intervento di un amico che è andato a cercarlo. Il ragazzo era molto conosciuto. Sarà il medico legale a certificare ora se effettivamente il decesso sia stato causato dalla droga. Il giovane viveva solo a Sant’Eraclio e di lui non si avevano notizie da lunedì sera. Un amico, in possesso della copia delle chiavi, non era riuscito a rintracciarlo. C’è voluto l’intervento dei familiari e della polizia, andati a controllare nello scantinato.

Spunta quindi l’ombra di una partita di droga diversa da quella venduta abitualmente e che potrebbe aver causato queste morti.

 

 

 

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