Perugina, la Regione convoca i vertici della multinazionale, il Pd si mobilita: “Stupisce il silenzio del Comune”

PERUGIA – Il grido d’allarme lanciato dai sindacati sulla Nestlé Perugina non è rimasto inascoltato. Ieri mattina la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha richiesto un incontro urgente ai vertici della multinazionale.

In una lettera inviata al responsabile delle relazioni industriali di Nestlé Italia, Gianluigi Toja, la presidente Marini ricorda che “lo stabilimento Nestlè di Perugia San Sisto rappresenta un insediamento storico per la città e l’industria regionale. Nel corso degli ultimi mesi la riduzione dei volumi produttivi è stata affrontata attraverso la stipula di contratti di solidarietà”.

“Ritengo pertanto necessaria – scrive la presidente ai vertici Nestlè – stante anche il tempo intercorso dall’attivazione degli ammortizzatori sociali e le preoccupazioni evidenziate dalle organizzazioni sindacali in ordine alle prospettive produttive, la disponibilità ad un incontro da tenersi in tempi molto brevi”.

Va ricordato che proprio nei giorni scorsi la Rsu aveva sottolineato come i volumi produttivi siano in calo con una previsione per il 2015 di un’ulteriore flessione che li porterà al di sotto delle 25.000 tonnellate, minimo storico.

Sulla questione sono intervenuti anche il segretario regionale e comunale di Perugia del Pd, Leonelli e Giacopetti. “La richiesta di un incontro urgente che la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha rivolto ai vertici di Perugina-Nestlè, dopo l’allarme delle Rsu sul drammatico calo delle produzioni previsto per il 2015 – dicono –  attesta ancora una volta la volontà delle istituzioni guidate dal centrosinistra di tenere i piedi ben piantati tra le istanze dei cittadini e di mettere in cima alla lista delle priorità la difesa del territorio, delle realtà produttive, della buona occupazione”.

Leonelli e Giacopetti ricordano come “nella difficile gestione della vertenza Ast proprio la tenacia delle istituzioni, insieme alla larga mobilitazione dei lavoratori, ha giocato un ruolo determinante, scongiurando una crisi devastante per il territorio e per l’Umbria”. “Non più tardi di sabato – ricordano i segretari democratici – abbiamo incontrato, insieme al responsabile economico nazionale Pd Filippo Taddei, rappresentanti dei lavoratori e delle Rsu della Perugina, raccogliendo segnali preoccupanti per la tenuta di un’azienda vitale per il tessuto produttivo cittadino e regionale oltre che per il futuro occupazionale del territorio. In quella sede abbiamo ribadito e ribadiamo la necessità e l’urgenza di tenere alta l’attenzione sugli strumenti a disposizione per un confronto con l’azienda per evitare il peggio. Dobbiamo mettere in campo ogni sforzo possibile e il Pd è pronto a fare la sua parte. Il Pd nazionale sta monitorando con attenzione l’evolversi della vicenda, con la consapevolezza che mentre gestiamo il peggio dobbiamo programmare meglio, per mettere l’azienda nelle condizioni di lavorare, offrendo condizioni nuove”.

“Quello che stupisce e preoccupa, in questa situazione – continuano Leonelli e Giacopetti – è il silenzio dell’amministrazione comunale di Perugia, a guida centrodestra. Il ruolo delle istituzioni, come abbiamo visto a Terni, è determinante e non possiamo permetterci che il Comune capoluogo rimanga in disparte in una partita in cui è in gioco il futuro della città, dell’Umbria oltre che di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie”.

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