Perugina, Pd e Cgil contro Fioroni, l’assessore comunale aggiusta il tiro

Fuoco incrociato sull’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Perugia, Michele Fioroni, per le dichiarazioni sulla Nestlé Perugina. Rispondendo a un’interrogazione del consigliere del pd, Tommaso Bori, l’assessore aveva detto che: “La situazione è un po’ meno grave di come è apparsa”. Immediata la reazione dei sindacati.

Il segretario generale della Cgil di Perugia, Vincenzo Sgalla, si dice preoccupato da queste dichiarazioni per due motivi. “Perugina e il suo management navigano a vista – dice Sgalla – senza capacità progettuale, al contempo l’amministrazione comunale di Perugia dimostra scarsa dimestichezza con la materia del lavoro. L’assessore faccia una chiacchierata con le nostre Rsu, anche informale, visto che predilige questa forma. Comprenderà le difficoltà gravi che attraversa Perugina e potrà dare una mano a trovare le soluzioni ai problemi di cui la fabbrica certamente soffre”. “Siamo disponibili – aggiunge Sgalla – a spiegare all’assessore cosa intendiamo fare come sindacato a supporto dei lavoratori nei prossimi mesi, in modo da creare una strategia comune come città di Perugia per far ripartire lo stabilimento di San Sisto”.

Non meno dura la reazione del Pd. “Una vertenza importante e complessa come quella che coinvolge i lavoratori della Perugina Nestlè non può essere affrontata con la superficialità dimostrata ieri, in consiglio comunale, dall’assessore Michele Fioroni – dicono i segretari del Pd di Perugia e dell’Umbria Francesco Maria Giacopetti e Giacomo Leonelli – Riteniamo che poche notizie su qualche sporadica campagna di marketing e una pacca sulla spalla da parte di un pezzo del management aziendale non possano bastare a rassicurare le centinaia di lavoratori da ormai un anno e mezzo con contratto di solidarietà; e non possono esserci strade ‘informali’ per garantire la tenuta della produzione e i livelli occupazionali”.

“Da tempo – spiega la nota del Pd – le Rsu aziendali segnalano elementi di forte preoccupazione. La presidente Marini ha recentemente chiesto un incontro ufficiale con i vertici della multinazionale. Come Pd ci abbiamo voluto mettere la faccia e abbiamo promosso incontri mirati a fare chiarezza sulla realtà produttiva dell’azienda, abbiamo portato la questione all’attenzione dei vertici nazionali. Oggi ci uniamo all’appello dei sindacati perché i lavoratori e le istituzioni adottino una strategia comune per affrontare la vertenza. La vicenda Ast sta a dimostrare che solo attraverso una mobilitazione larga, partecipata, responsabile e ferma si ottengono risultati in grado di salvaguardare il territorio e i lavoratori. Auspichiamo, dunque, che il Comune di Perugia si faccia interprete al più presto della necessità e dell’urgenza di partecipare un percorso comune per la positiva risoluzione della vertenza Perugina-Nestlè”.

Nel pomeriggio l’assessore Fioroni precisa le sue dichiarazioni. “La soglia di attenzione è altissima e non c’è nessuna volontà di sminuire la situazione che sta vivendo lo stabilimento perugino della Nestlè”. “E’ bene precisare, onde evitare strumentalizzazioni di quanto detto – dice Fioroni – che la risposta data in consiglio comunale era frutto di un ragionamento più elaborato che partiva da una lettura del mercato basata su fonti Iri Infoscan per andare ad ipotizzare possibili scenari futuri. La contrazione dei volumi d’affari non riguarda solo la Perugina, ma più in generale il mercato del cioccolato, con rare eccezioni. L’azienda – continua l’assessore –  ha però dimostrato una buona capacità di mantenimento della quota all’interno della GDO mostrando semmai qualche segnale di sofferenza in più sull’out of home. Come già detto la presenza del brand “Baci” all’interno del supermercato di Expo 2015 gestito da Coop rappresenta sicuramente un buon segnale in chiave di volontà di sostenere il brand stesso. Tra le strade da poter perseguire, riteniamo  che si possa trovare nella produzione conto terzi una possibile soluzione per saturare la capacità produttiva e garantire il livello occupazionale (molte aziende di marca nel settore del largo consumo confezionato svolgono di fatto il ruolo di co-packer)”.

Fioroni conclude sottolineando che: “Abbiamo avuto occasione di esprime apprezzamento verso la condotta tenuta dalla Regione con il cui presidente siamo in continuo aggiornamento e che ci vedrà seduti al tavolo delle relazioni industriali come parte interessata. Il Comune, ed in modo particolare il sindaco e il sottoscritto,  mantengono alta la soglia d’allerta e il monitoraggio verso una situazione che ci preoccupa e che non intendiamo certamente sminuire o minimizzare”.

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