Regione, via libera al nuovo testo unico sul commercio

PERUGIA – Con i voti favorevoli dei commissari della maggioranza (Chiacchieroni, Solinas, Smacchi, Leonelli, Brega-Pd) oltre a Ricci (Rp), l’astensione di Fiorini (Ln) ed il voto contrario di Liberati (M5S), la Seconda Commissione, presieduta da Eros Brega ha approvato il disegno di legge della Giunta regionale che prevede ‘modificazioni e integrazioni alla legge regionale ’13/2014’ (Testo unico in materia di commercio), collegando allo stesso un documento contenente una serie di emendamenti, firmati da tutti i commissari della maggioranza oltre che da Ricci (Rp) e Nevi (FI). Accolte numerose indicazioni emerse nel corso di precedenti audizioni o contenute in specifici documenti di Anci, Cal e Associazioni di categoria.

Approvato, all’unanimità, un sub emendamento del consigliere Giacomo Leonelli (Pd), relativo al tema delle fiere. In particolare, la proposta riguarda la revoca dell’autorizzazione in caso di ‘cessione della gestione di attività commerciale per effetto di contratto di sub affitto’. Saranno tre i relatori in Aula: il presidente della Commissione, Brega, per la maggioranza e due per le opposizioni, Ricci (Rp) e Liberati (M5S).

Tra le modifiche di maggiore rilievo, oltre a quelle prettamente tecniche, il SUPERAMENTO DEL LIMITE MASSIMO DELLE GRANDI SUPERFICI, fissato attualmente a 15mila mq per le strutture alimentari e 20mila per quelle miste. Il limite verrà comunque definito ed organizzato all’interno del regolamento regionale che sarà portato, da parte della Giunta, all’attenzione e all’analisi della stessa Commissione consiliare. Verrà anche MANTENUTA LA CONFERENZA DI SERVIZI per le strutture di maggiori dimensioni. Viene ABROGATO L’OSSERVATORIO REGIONALE DEL COMMERCIO. All’interno degli esercizi le superfici attribuite ai singoli settori merceologici potranno essere modificate all’interno dei limiti della superficie di vendita totale autorizzata, previa segnalazione di inizio attività (Scia) al Suape (Sportelli unici delle attività produttive ed edilizie) del Comune. Per quanto attiene il commercio su aree pubbliche, è stato previsto un limite, nello stesso luogo, per gli itineranti, di 120 minuti. Alla riunione ha preso parte l’assessore regionale al Commercio, Fabio Paparelli.

Il presidente EROS BREGA si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti in Commissione, necessario dopo le osservazioni da parte del Governo nazionale sul testo legislativo. “Abbiamo cercato di tenere conto, in maniera armonica, delle osservazioni governative e di quelle delle associazioni di categoria, oltre che dell’Anci e del Cal. È chiaro che sul testo, se sarà necessario e se si riterrà opportuno, si potrà intervenire anche in Aula. L’intento è quello di dare un forte impulso alla crescita delle attività commerciali presenti nel nostro territorio”. Per CLAUDIO RICCI (Ricci presidente), “l’evoluzione tematica del testo in Commissione è stata ispirata al criterio del massima convergenza. Importante è puntare su un Umbria attrattiva attraverso un quadro normativo chiaro perché questo può dare luogo a grandi opportunità. Tutti siamo chiamati dunque a scrivere un testo attrattivo per lo sviluppo dell’Umbria”. ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle) ha puntato il dito contro la decisione di non mantenimento del limite massimo delle grandi superfici. Si tratta, ha detto, di “una mega marchetta a Coop e ad altri soggetti della grande distribuzione organizzata. È un attacco plateale al tessuto commerciale esistente. Ci troviamo di fronte ad una svolta iper liberista che non assume nemmeno le indicazioni e le preoccupazioni della Confcommercio in merito alle grandi superfici”. GIACOMO LEONELLI (Partito democratico), dopo aver sottolineato l’importanza della sua proposta emendativa (approvata all’unanimità) in merito al sub affitto nelle fiere, perché si tratta di “una situazione che limita la concorrenza” e perché “non può essere sub affittato un posteggio pubblico”, ha dichiarato il suo voto favorevole sull’atto e, in merito alle autorizzazioni per le grandi superfici ha evidenziato come sull’argomento ci sia una chiara direttiva europea e quindi “è importante mantenere comunque la conferenza dei servizi su un tema che ha le sue criticità”. RAFFAELE NEVI (Forza Italia) ha rimarcato come “il dibattito di oggi è già stato fatto in passato con la Giunta che ha sempre deciso di fermarsi rispetto alla liberalizzazione del commercio, seppure di fronte a norme chiare. Dirigenti comunali continuano ad evidenziare che ci sono leggi regionali in contrasto con quelle nazionali e con normative europee. L’adeguamento a certe normative è materia tecnica e non politica. La questione vera è un regolamento chiaro sui criteri di localizzazione”. GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Partito democratico) dopo aver dichiarato “pieno sostegno” al lavoro svolto in Commissione, ha detto che “le conferenze di servizi devono guardare più alla questione ambientale e meno alla provenienza della richiesta. Non bisogna impedire il libero commercio”.

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