Sangemini è stata venduta, Norda diventa proprietario a pieno titolo dopo un anno d’affitto. Le intenzioni del gruppo Pessina

E’ ufficiale: la Sangemini è stata venduta alla Norda. Dopo il via libera del giudice fallimentare è arrivata la firma dal notaio.Il gruppo Pessina passa dalla fase dell’affitto del ramo di azienda, all’acquisizione vera e propria della proprietà. L’operazione ammonta complessivamente a 16 milioni di euro e giunge a conclusione dopo il superamento di una serie di difficoltà che hanno reso complicata la trattativa. La svolta è arrivata dopo il parere favorevole del giudice fallimentare all’operazione di acquisizione. Sul fronte occupazionale  resta valido l’accordo sindacale del 204 sulle 95 unità da riassorbire, di cui 90 della sola Sangemini, su circa 129 ereditate dalla gestione precedente.

“Grande felicità per la conclusione di un percorso che è stato difficile e impegnativo per tutte le parti coinvolte”. Massimo Pessina, patron di Norda, commenta così, ai microfoni di Trt news, il tg di Teleterni, l’acquisizione della Sangemini. “Questo atto (la firma della compravendita dal notaio ndr) – continua Pessina – mette tranquillità nell’animo di tutti. Non che noi non considerassimo Sangemini parte del nostro gruppo, del resto abbiamo riassorbito quasi tutte le maestranze”. Massimo Pessina ha sottolineato la grande disponibilità e l’impegno di tutti a cominciare dal lavoratori, per proseguire con i sindacati e il prefetto, dimostrati nella fase del traghettamento. Nel corso dell’intervista ha parlato del futuro. “La mia famiglia ha iniziato a produrre acqua minerale degli anni ’30 – spiega Pessina – Con quello di Sangemini il gruppo sale a 7 stabilimenti. Ogni volta che siamo entrati nei territori siamo cresciuti sviluppando sia la parte industriale che l’indotto”.

Sulla questione Fruit, il patron di Norda dice che “la linea non era inserita nell’operazione perché il settore dei succhi di frutta non vive un periodo eccezionale e molte multinazionali hanno già chiuso.  Quindi Fruit è restata fuori dal perimetro della trattativa.  Ci auguriamo che con il tempo e con un po’ di pazienza si sviluppi una soluzione anche per quei lavoratori che non sono entrati in Norda”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del consiglio regionale, Eros Brega. “L’acquisto della Sangemini da parte del gruppo Norda – ha detto -rappresenta una buona notizia per l’economia del territorio che riceve così una boccata d’ossigeno”.
“La firma dell’atto – continua Brega – nonostante gli ostacoli incontrati lungo il percorso, premia la serietà del gruppo imprenditoriale che con impegno e caparbietà ha creduto in questa operazione. L’ingresso di Norda – conclude il presidente – fa ben sperare per un rilancio del sito e per l’occupazione di questo territorio”.

 

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