Terni, la tragedia di Giua: tre biglietti prima di morire

TERNI – Tre biglietti vicino al cadavere, vergati da lui un attimo prima di mettere fine alla propria vita. Questo hanno trovato gli inquirenti vicino al corpo di Massimiliano Giua, il comandante della Guardia di Finanza di Terni, trovato morto ieri sul Monte Argentario. Uno era diretto alla famiglia, chiedendo scusa di quanto avvenuto. Il secondo per i colleghi che si occupano dei familiari dei militari deceduti, il terzo per gli investigatori, ai quali ha spiegato di essersi ucciso con un solo proiettile.

Giua stava trascorrendo qualche giorno di vacanza nella zona dove aveva prestato servizi per qualche anno. Si sarebbe dovuto sposare tra qualche settimana.

Il cordoglio del prefetto – Il Prefetto Paolo De Biagi manifesta il profondo dolore suo e di tutto il personale della Prefettura per la prematura scomparsa del Col. Massimiliano Giua, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza.

Ne ricorda la grande professionalità, la preparazione continuamente affinata attraverso lo studio e le pubblicazioni, il costante impegno al Comando della Guardia di Finanza della Provincia che sotto la sua guida ha ottenuto brillanti risultati.

Con affetto ricorda la sua figura di ufficiale e uomo discreto e determinato, di grande onestà e dignità.

Mancherà a tutti – e in particolare a chi è impegnato sul fronte della tutela della sicurezza e della legalità – il suo contributo acuto, intelligente e concreto, la sua vicinanza sensibile e attenta alla comunità, la sua correttezza e il profondo senso del dovere.

Ai suoi familiari, ai colleghi e collaboratori della Guardia di Finanza, l’abbraccio più forte e solidale per la grave perdita.

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