Umbri all’estero, un nuovo albo e nuovi metodi per restare in contatto

PERUGIA – Un albo delle associazioni degli umbri residenti all’estero e nuove modalità per restare in contatto con loro, come i social network. E’ quello che prevede la nuova legge regionale per “Interventi a favore degli umbri che risiedono all’estero e delle loro famiglie”, che ha avviato il proprio percorso in Prima commissione, a Palazzo Cesaroni.

Gli immigrati umbri che risiedono all’estero, come ha spiegato Carla Piatti, responsabile del Servizio Cooperazione e immigrazione, sono una risorsa preziosa per l’Umbria e la loro situazione è profondamente cambiata. Molti sono inseriti nelle realtà in cui vivono e ci sono già le seconde e terze generazioni di umbri che vivono all’estero, per cui è necessario trovare gli strumenti adeguati per entrare in contatto, ad esempio attraverso l’utilizzo dei social network.

Altra novità prevista nel disegno di legge consiste nell’Albo delle associazioni degli umbri all’estero. La Consulta regionale degli umbri all’estero deve essere inoltre ampliata per inserire l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, l’Università, Sviluppumbria e i Gal, che possono attuare sinergie nella promozione dell’Umbria, evitando eventi concomitanti messi in atto da soggetti diversi. Ci sarà una disposizione della Giunta per
uniformare i criteri seguiti dai Comuni per concedere i contributi, dietro la presentazione di domande e la valutazione dei progetti. Il budget disponibile per sostenere le associazioni è di circa 200mila euro. In Europa ci sono 25 circoli, ma molte associazioni hanno sede in America, alcune di piccole dimensioni ma ve ne sono di grandi a Buenos Aires e a Toronto. La più grande in Lussemburgo, con oltre 400 iscritti. Mantenere il loro attaccamento all’Umbria è importante anche per quelle attività di promozione della
regione che tali associazioni svolgono in tutto il mondo.

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