Un’umbra d’oro: Diana Bacosi trionfa alle Olimpiadi nel tiro a volo “skeet”

È medaglia d’oro nel tiro a volo skeet l’umbra Diana Bacosi. La tiratrice di Città della Pieve ha trionfato in una storica doppietta alle Olimpiadi di Rio: una finale meravigliosamente azzurra con Diana Bacosi che vince l’oro olimpico davanti all’altra azzurra Chiara Cainero. Le atlete azzurre hanno dominato lo skeet, la specialità del tiro a volo nella quale due piattelli vengono lanciati con traiettoria convergente e devono essere centrati con due diversi colpi.

In finale quindici piattelli centrati su sedici per Diana, uno in meno per Chiara. Bronzo per la leggenda Kimberly Rhodes, che conquista la sua sesta medaglia olimpica: la statunitense sempre a podio da Atlanta 1996. L’umbra dell’Esercito aveva chiuso le qualifiche per la finale con il punteggio di 72. Aggiudicandosi la medaglia più preziosa, la tiratrice umbra ha regalato all’Italia il quarto oro.

La pievese Diana Bacosi ha 33 anni ed è alla sua prima Olimpiade. Spara dall’età di 14 anni con un papà cacciatore. È partita convinta di fare bene dopo tanta gavetta e la qualificazione strappata nella prova di Coppa del Mondo negli Emirati Arabi.

“Una vittoria straordinaria che porta sugli scudi, con Diana Bacosi, l’Umbria intera e tutto lo sport umbro e nazionale”. Esprime “grande gioia” e “profondo orgoglio” la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per l’oro olimpico conquistato a Rio 2016 nella finalissima del tiro a volo, specialità skeet, davanti ad un’altra azzurra, Chiara Cainero, da Diana Bacosi, campionessa nata a Città della Pieve e residente a Cetona. “Ho seguito con trepidazione la gara – dice la presidente – che ha visto impegnato la nostra campionessa nativa umbra: una grande campionessa, che concilia nella vita di ogni giorno il suo essere madre e atleta che ha centrato nel migliore dei modi, con determinazione, il suo obiettivo di ottenere una medaglia olimpica, superando ancora i suoi record. Una medaglia che ci inorgoglisce e porta in alto il nome dell’Umbria e dello sport nel mondo”.

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