Baby squillo tra Terni e Spoleto, arrestata la madre di una ragazzina minorenne

Costringe la figlia minorenne a prostituirsi, poi dopo la condanna da parte del Tribunale di Terni scappa in Romania. La fuga però è terminata: la donna, 52 anni, cittadina romena, condannata a due anni e nove mesi di reclusione per induzione e sfruttamento della prostituzione della figlia minorenne, è stata arrestato in Romania. La donna aveva fatto perdere le proprie tracce tre anni fa. Ora verrà estradata in Italia e sarà rinchiusa in carcere. L’arresto, effettuato dalla polizia romena, è stato ordinato dalla Procura Generale di Perugia, diretta dal dottor Sergio Sottani.  I fatti, invece, risalgono a dieci anni fa, tra il 2013 e il 2014. Le indagini portarono alla luce un vero e proprio giro di baby squillo con la ragazzina, allora 17enne, costretta a prostituirsi con diversi uomini, anche di età compresa tra i 50 e 70 anni. I compensi erogati dai clienti venivano trattenuti dalla madre che organizzava gli incontri in appartamenti. Il padre era completamente estraneo ai fatti. Con la 17enne c’erano anche altre ragazze minorenni che venivano coinvolte nel giro. Tutto, ricorda la Procura Generale di Perugia, era minuziosamente organizzato: la ragazza veniva accompagnata dalla madre alla stazione ferroviaria di Terni per raggiungere il luogo concordato per l’incontro, nella zona di Spoleto, dove il cliente di turno, a volte anche più di uno, prelevava la ragazzina per condurla in una stanza di hotel prenotata tramite linguaggi criptati e, dopo aver consumato il rapporto, il cliente la riaccompagnava alla stazione.