Escono dal carcere i tre ragazzi arrestati per l ‘omicidio di Filippo Limini. Concessi i domiciliari: ” Non meno violenta l’aggressione ” degli spoletini.

” Se è vero che gli indagati (tre giovani di origine albanese, ndr) hanno partecipato alla rissa dall’altra parte vi era un gruppo di persone (gli amici di Filippo, ndr) , in corso di identificazione, ben più nutrito, tra cui la vittima, che si è contrapposto con una violenza  che è risultata addirittura superiore se si tiene conto dell’inseguimento e dell’aggressione con corpi contundenti,  come attestano gli ingenti danni alla vettura”, è un passaggio molto importante delle motivazioni con le quali il Gip del Tribunale di Perugia Natalia Giubilei ha deciso gli arresti domiciliari a carico di Brendon Kosiqi 19 anni, Denis Hajderlliu 20 anni e Kevin Malferteiner 23 anni, i tre ragazzi in carcere dal giorno di Ferragosto per la rissa e la morte di Filippo Limoni fuori dal Country,  noto locale di Bastia Umbra. Rissa che è finita con l’omicidio preterintenzionale  di Filippo, 24 enne di Spoleto, raggiunto prima da un cazzotto sferrato da Denis e poi investito dell’Opel condotta da Brendon. La Procura aveva chiesto la conferma del carcere per i tre. Così a sorpresa , ma con motivazioni ben articolate, il Gip ha disposto l’uscita dal carcere di Capanne dei tre che ora raggiungeranno la propria abitazione da dove non potranno comunque uscire. Certo le motivazioni scritte dal Gip Natalia Giubilei rappresentano un punto importante a favore degli indagati , che dal primo interrogatorio davanti al Pm Abbritti e al tenente colonnello Marco Vetrulli avevano sostenuto di non voler uccidere Filippo ma soltanto scappare dell’aggressione del gruppo di Spoleto che avevano circondata la loro autovettura. Il gip scrive, riferendosi agli indagati, che i tre ” hanno dato dimostrazione nell’occasione di non riuscire a controllare i propri impulsi violenti, come emerge dalle modalità della condotta, originatesi per motivi assolutamente futili”.  Ma il giudice Natalia Giubilei va oltre e scrive: ” solo il fatto di essersi riparati all’interno dell’auto non ha portato a esiti gravi anche con riguardo l’incolumità fisica degli indagati”. Poi conclude affermando che si tratta di ragazzi incensurati, fatta eccezione per Kevin , senza precedenti di polizia, circostanze che ” depongono  per un non elevato spessore criminale “.