La Comunanza di Ancarano ricorda i Caduti della Grande Guerra

NORCIA – Semplice ma suggestiva la cerimonia in ricordo dei Caduti della Grande Guerra che si è svolta ad Ancarano di Norcia con il pieno coinvolgimento dei bambini della frazione. Nonostante le ferite del sisma del 2016 siano ancora aperte e visibili, la Comunanza Agraria di Ancarano, in collaborazione con il Consorzio BIM e la Pro loco di Ancarano, ha voluto ricordare i quindici Caduti della frazione ripristinando le targhette con i loro nomi lungo il viale della Rimembranza che dai ruderi della chiesa di San Benedetto conduce al cimitero.
Sono intervenuti il presidente della Comunanza Agraria Romeo Canali, il presidente del Consorzio BIM Cascia Egildo Spada, la Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria Donatella Porzi, il parroco di Ancarano don Luciano Avenati, l’ispettore archivistico onorario Rita Chiaverini, i carabinieri di Norcia, l’associazione nazionale carabinieri, l’associazione dei bersaglieri.
L’iniziativa avrebbe dovuto svolgersi durante il Centenario della Grande Guerra con l’intento di ricordare la drammaticità di un conflitto che tra il 1914 e il 1918 ha sconvolto l’Europa e il mondo spazzando via una intera generazione e superando per tragicità e complessità ogni esperienza bellica precedente. Purtroppo, a causa del terremoto, l’evento si è svolto solo oggi ma non ha perso la sua valenza: aver recuperato un piccolo frammento della storia dei Caduti di Ancarano è importante perché il difficile momento che si sta vivendo a causa delle conseguenze del terremoto rischia di cancellare la memoria e la storia dei luoghi mentre è fondamentale guardare al futuro mantenendo viva l’identità della comunità.
Il viale della Rimembranza di Ancarano venne realizzato in onore dei quindici Caduti della frazione: Allegrini Antonio, Amici Nello, Antonelli Alfredo, Antonelli Guido, Attili Attilio, Capparelli armando, Capparelli Pietro, Cesqui Pietro, Felici Lodovico, Felici Palmiro, Franchi Alfredo, Franchi Ernesto, Marinucci Valentino, Romanelli Giuseppe, Santi Augusto. Per ogni Caduto venne piantato un albero con il compito di mantenerne viva la memoria. Grazie a questa iniziativa la comunità di Ancarano si è ritrovata unita non solo nel ricordo ma anche nell’intento di trovare la forza per andare avanti affrontando e superando le avversità odierne come è accaduto cento anni fa con la tragedia della guerra.