Spoleto, la città sbigottita: rischia l’osso del collo. Il fallimento del centrodestra, gli errori di De Augustinis

Affari loro, dei galli nel pollaio. Se non fosse che rischia l’osso del collo la città. Quanto sta succedendo a Spoleto è uno spettacolo indecoroso, il peggiore di sempre. E’ iniziato con i cambi di casacca e salti della quaglia, è continuato con la conta dentro la Lega e rischia di finire con De Augustinis asfaltato. Certo il Sindaco ha commesso molti errori anche perché la mozione dei dieci non è un fulmine a ciel sereno. Si è mosso in questi primi due anni da “insostituibile”, ha scambiato la lealtà per fedeltà , ha immaginato che comunque tutto sarebbe tornato come prima e ha preso tutte le decisioni senza un preavviso. Troppa sicurezza, troppa autoreferenzialità. In politica la collegialità è un pregio imprescindibile, non solo necessario ma obbligatorio. Si deve tenere conto degli altri, soprattutto di coloro che fanno parte della maggioranza. C’è poi un peccato originale che non rende credibile il civismo richiamato più volte da De Augustinis nelle ultime settimane. Un anno fa fu Virginio Caparvi, segretario regionale della Lega , a ricordare al Sindaco di Spoleto che la sua elezione ” è nata ed è stata sostenuta dai partiti prima ancora che da qualsivoglia esperimento civico di modesta entità”. C’era De Augustinis con l’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini il 21 giugno del 2018 in piazza Garibaldi – in vista del ballottaggio –  ad arringare la folla in cerca dei voti utili per la vittoria finale. Per questi ed altri motivi resta difficile sostenere oggi che si tratta di un ” gioco politico a scapito dell’interesse comune”. L’unica certezza è che a Spoleto fallisce clamorosamente e malamente il centrodestra con De Augustinis inghiottito dalla sua stessa maggioranza. Detto questo De Augustinis può sicuramente dire che fino all’ultimo ha provato a difendere Spoleto, si è impegnato con onestà e competenza, secondo i migliori principi di legalità e trasparenza. C’è stato anche qualche risultato: il Prg è quasi pronto, con il commissario Legnini ha risolto alcuni problemi dell’edilizia scolastica e un pò di risorse da investire sul patrimonio pubblico sono arrivate. Basta tutto questo ? Saranno gli spoletini a giudicare. Ancora più grave è però la responsabilità dei due partiti maggiori del Centrodestra: Lega e Fratelli d’Italia. Basta leggere in queste ore gli insulti sui social;  in questi mesi hanno cercato pretesti per defilarsi e alla fine hanno scelto di rompere in maniera traumatica. Hanno sparato a zero sul Sindaco anche quando stava cercando di difendere l’Ospedale dalla assurda e ingiusta decisione della giunta Tesei, hanno preferito assecondare le scelte del centrodestra regionale piuttosto che difendere i diritti della città e hanno personalizzato lo scontro fino alla fine. ” E’ un gioco politico a scapito dell’interesse comune”, scrivono oggi sette amministratori che sostengono De Augustinis. ” Hanno rinnegato il mandato datoci dai cittadini nel 2018″  scrive l’assessore Francesco Flavoni insieme agli altri.  Forza Italia, con voce sottile e forte ritardo, parla di conclusione ” poco comprensibile” e spera ancora di poter scongiurare lo scioglimento del consiglio comunale. Affari loro, dei galli nel pollaio. Se non fosse che rischia l’osso del collo la città di Spoleto e i suoi cittadini.