È un Grifo che soffre ma piace: anche il Bari va ko

Dopo l’1-0 inflitto al Carpi quattro giorni fa il Perugia si ripete battendo con lo stesso risultato il Baro davanti a poco più di un migliaio di spettatori. E alla faccia di chi diceva che il risultato non interessava; i ragazzi hanno onorato al massimo l’impegno mostrando tanta attenzione e concretezza. Unica nota stonata gli infortuni di Parigini e Ardemagni, costretti ad uscire anzitempo per infortuni e c’è una certa preoccupazione circa il loro impiego domenica contro la Reggiana; le prossime ore chiariranno. Come da lui stesso preannunciato Pierpaolo Bisoli ha mischiato le carte, disponendo i suoi con un 4-2-3-1: davanti al portiere di riserva Zima spazio alla coppia centrale Volta – Rossi e agli esterni Del Prete e Alhassan, entrambi al debutto a stagionale; Filipe e Salifu come mediani a protezione del reparto arretrato; Taddei, Parigini e Lanzafame a comporre la batteria di trequartisti a supporto dell’unica punta Ardemagni. E l’avvio del Grifo è al fulmicotone: già dopo 4′ infatti Volta fa centro di testa sugli sviluppi di un corner con il portiere ospite Guarna che respinge la palla quando però era già entrata. Il Bari dal canto suo vorrebbe ricordarsi di essere una delle squadre che vuole recitare un ruolo da protagonista e tenta di reagire, ma la difesa biancorossa (di casa ovviamente) si dimostra ancora una volta in buone condizioni, concedendo poco o nulla agli avanti avversari. Zima è chiamato ad intervenire solo sui tiri dalla distanza, in particolare al 39′ con Galano su punizione, con il portiere ceco che mostra tutte le sue doti atletiche ed esplosive. La sfortuna come già sottolineato è in agguato a intorno a metà tempo Parigini e Ardemagni sono costretti ad alzare bandiera bianca per infortunio, venendo rispettivamente sostituiti da ha fatto particolarmente impressione quello del giovane scuola Toro, letteralmente stramazzato al suolo dopo aver tentato uno scatto, mentre per Ardemagni dovrebbe trattarsi solo di una botta. Il secondo tempo invece è di chiara marca barese, con Sansone e De Luca sugli scudi. Volta è provvidenziale ad opporsi ai loro pericolosi tentativi da distanza ravvicinata, rispettivamente al 4′ e al 13′. Ancora meglio fa Rosati, che al 20′ ha rimediato alla grande ad un errore in impostazione di Ahlassan che aveva lasciato campo libero a Partipilo, il quale si è però visto respingere la sua battuta dall’ex portiere di Fiorentina, Napoli e Lecce. Il Perugia impiega un po’ per riassestarsi e potrebbe fare male in contropiede in un paio di occasioni, specie con Mendez ben imbeccato da Di Carmine al 24′ ma putroppo per il giovane fantasista uruguyano la mira non è quella giusta. Nel finale il Bari torna ad attaccare ma la difesa perugina ancora una volta si conferma implacabile riuscendo a condurre in porto un altro risultato di prestigio

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